Dal Pnrr i fondi per sala Mazzini, asilo “Il Sorriso” e nuovo nido “La Campanella”

Per il comune di Lanciano sono in arrivo importanti novità dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. l’ultima delibera del 2022 da parte della giunta Paolini ha portato all’approvazione definitiva di tre progetti che riguardano nell’ordine la Sala Teatro “G. Mazzini”, e la costruzione dei nuovi asili nido “Il Sorriso” e “La Campanella”. La Sala Teatro “Mazzini” che, ormai da diversi anni ha evidente bisogno di una ristrutturazione, sarà interessata da lavori di efficientamento energetico ed adeguamento alle norme antincendio, per un importo totale di 375 mila euro di cui ben 250 come già anticipato lo scorso giugno, arriveranno da fondi assegnati dal Ministero della Cultura ed in particolare dalla Direzione Generale dello Spettacolo, nell’ambito del Pnrr che tra le tante voci prevede quelle relative ad opere per migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei italiani.

Ma saranno soprattutto le infrastrutture scolastiche vecchie e nuove a beneficiare di queste importanti risorse finanziare: è stata infatti approvato il progetto esecutivo che prevede la costruzione del nuovo asilo nido “Il Sorriso“, opera questa che avrà un importo complessivo di 1 milione e 400 mila euro che arriveranno sempre dal Pnrr e nel dettaglio dalla missione 4 ed al piano per “asili nido, scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, finanziato dall’Unione Europea.

Sempre su viale Marconi, ma in una struttura completamente rinnovata sorgerà invece l’asilo nido “La Campanella” che in segno di continuità sarà edificato proprio dov’era la storica maternità di viale Marconi risalente agli anni ’30 e perciò posta sotto lo stretto vincolo della Sovrintendenza alle Belle Arti. Per questa nuova costruzione sono stati stanziati 1 milione e 280 mila euro. «In accordo con le Belle Arti – aveva affermato a Chiaro Quotidiano l’assessore Bomba – si procederà ad una demolizione interna della struttura che invece resterà intatta fuori così da poterla rimettere a nuovo beneficiando dei fondi Pnrr senza snaturare quello che a tutti gli effetti è e resterà un sito di interesse storico».

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