Sasi, nel 2023 via a lavori per oltre 14 milioni di euro

Partiranno tutti nel 2023 i lavori già finanziati, approvati e appaltati dalla Sasi per un ammontare di 14,5 milioni di euro ed interesseranno un po’ tutto il territorio di competenza, da Ortona fino ad arrivare al Vastese. Nell’ultimo cda della società che gestisce il servizio idrico nei 93 comuni della provincia di Chieti ha approvato lavori al connettore fognario di Vasto per 421mila euro; quasi 4 milioni di euro saranno destinati ai depuratori nella zona dell’Ortonese fino ad arrivare a San Vito Chietino. Altri lavori già approvati riguarderanno il depuratori nella zona del Sangro per 4 milioni 800 mila euro e altri 3 milioni di euro saranno equamente divisi tra Casoli e Gissi per la modifica delle condotte e la realizzazione di un nuovo depuratore.

Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha tracciato un consuntivo dell’anno che sta per chiudersi e e annuncia i nuovi progetti, nonché i problemi legati soprattutto all’aumento esponenziale dell’energia elettrica. «Qualche anno fa parlavo di 250 milioni di euro necessari a risolvere tutte le criticità legate soprattutto alla disponibilità della risorsa idrica, oggi pur non avendo raggiunto questa cifra, possiamo ritenerci soddisfatti dei 63 milioni e 700 mila euro di finanziamento di cui 6 milioni e 700 mila sotto forma di premialità – ha spiegato il presidente Basterebbe nel corso della conferenza stampa – 14 milioni e 500 mila sono destinati alla ricerca perdite, siamo stati i primi a scommettere su questi interventi specifici e i risultati ci hanno dato ragione. Ultimeremo i lavori a Vasto e a San Salvo e cominceremo sui comuni della costa». Il presidente ha inoltre parlato dell’interconnessione tra le sorgenti Del Verde, Avello, Sinello e Capovallone, della realizzazione del potabilizzatore, della sostituzione delle pompe ai 4 pozzi di Fara San Martino. Sono opere di estrema rilevanza che dovrebbero concludersi in 3 anni e dare finalmente una soluzione quasi definitiva ai disagi dovuti alla mancanza d’acqua, con il recupero 150-200 litri al secondo. «Venticinque milioni saranno destinati per ultimare i lavori relativi alla depurazione», ha continuato Basterebbe. 57 milioni di euro arrivano in buona sostanza dal Pnrr per la realizzazione della terza condotta Fara San Martino – Scerni, del nuovo potabilizzatore, le interconnessioni e la ricerca perdite oltre a finanziamenti derivati da economie regionali per dismissione delle fosse imhoff. «Abbiamo iniziato ad eliminare quelle che si trovano nei comuni più grandi – spiega Basterebbe -. Per dismetterne circa trenta, abbiamo utilizzato 5 milioni e mezzo di euro. Immaginate quanti fondi servirebbe ancora per eliminarle tutte».

E se da una parte si sorride per gli obiettivi centrati, dall’altra non si può non sottolineare come il 2022 con l’energia elettrica praticamente triplicata (nel 2021 3 milioni e mezzo, nel 2022, 9 milioni e mezzo) registra un bilancio che chiude con un risicato pareggio, dopo gli utili di 5 milioni e mezzo. «Se nel 2021 il costo dell’energia elettrica si aggirava attorno a 3 milioni e mezzo di euro, quest’anno chiuderemo con una spesa di circa 9 milioni di euro – ha spiegato ancora il presidente della Sasi -, è facile immaginare quanto questi aumenti, che non saranno riversati nelle bollette, possano incidere sul nostro bilancio».

Per un caso fortuito, una boccata di ossigeno sembra essere arrivata proprio nell’ultimo mese grazie alla ordinanza n. 33363/22 con cui la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Regione Abruzzo confermando la sentenza con cui il Tribunale Superiore ha posto a carico della Regione Abruzzo stessa la quota di 2/3 della responsabilità del danno cagionato ad ACEA, e per l’effetto ha condannato la stessa Regione a farsi carico dei 2/3 dell’importo oggetto della transazione stipulata a suo tempo con ACEA. Questa sentenza, oltre alla rilevanza storica che ha, rispetto alla conclusione dell’annosa controversia con ACEA, porterà nelle casse della Sasi una entrata di circa 3,6 milioni di euro.

Tanti i progetti, dunque, che vedranno la luce nel 2023 tra cui anche oltre 14 milioni di euro per il nuovo potabilizzatore da realizzare tra Altino e Roccascalegna ed un milione di euro che servirà per l’efficientamento delle reti ed evitare così rotture e chiusure improvvise. Non c’è da sorridere, invece, guardando alla montagna dove la neve non fa ancora capolino e desta preoccupazione per le scorte d’acqua sempre più in affanno.

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