La cronica carenza di personale nel reparto Ortopedia dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto è tornata ad acuirsi in questi giorni portando alla sospensione dei nuovi ricoveri. Al ridotto numero di medici in organico, che già rende complicate le attività, si è aggiunta l’indisponibilità del primario Enzo Di Prinzio, rendendo così necessaria una temporanea sospensione dei nuovi ingressi. «Si tratta di una situazione relativa a questi giorni – spiega il direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti Angelo Muraglia – e rispetto a cui ci siamo adoperati per garantire assistenza».
Non viene meno l’assistenza ai pazienti ricoverati in reparto, seguendo anche il calendario degli interventi chirurgici programmati per questi giorni. A garantirli sono i medici in servizio al San Pio – impegnati anche nelle reperibilità – anche con il supporto dei colleghi dell’Ortopedia di Lanciano. «Il reparto è funzionante», sottolinea Muraglia. La disposizione, relativa alle emergenze in carico al 118, è di trasportare i pazienti negli ospedali di Lanciano e Chieti, così da garantire un corretto intervento in caso di eventi traumatici importanti che necessitano di interventi chirurgici in urgenza.
«Le difficoltà sul personale medico sono diffuse in tutta Italia – aggiunge il direttore sanitario della Asl – e stiamo facendo tutto il possibile per affrontare le situazioni che vengono a crearsi». Da affrontare, in questi giorni, anche le difficoltà sul personale che interessano Medicina e Neurologia.. Una carenza di personale medico che, in molte circostanze, si ripercuote sul servizio ai cittadini, con lunghe liste d’attesa per visite e interventi.
Riaprirà invece a gennaio la Rianimazione. Il reparto è interessato da interventi di ristrutturazione ai pavimenti e agli impianti, iniziati lo scorso 14 novembre. L’iniziale previsione di sei settimane per la conclusione dei lavori ha subito uno slittamento fino al nuovo anno, con la riapertura prevista nella prima metà di gennaio 2023.
«L’ingegneria clinica e l’ufficio tecnico hanno reputato di intervenire su altri aspetti del reparto, in considerazione dell’area di cantiere già operativa – spiega Muraglia -. Ora si procederà con i controlli agli impianti che vanno svolti seguendo procedure ben specifiche». Dall’avvio dei lavori «è sempre rimasto operativo un posto di rianimazione, in una delle sale operatorie, per poter affrontare eventuali emergenze».