L’Abruzzo chiede al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di tenere aperti i tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. Una delegazione, guidata dai parlamentari Etelwardo Sigismondi, Quintino Liris e Nazario Pagano e dal presidente della Regione, Marco Marsilio, ha incontrato stamattina a Roma, nel ministero di via Arenula, il guardasigilli insieme al sottosegretatrio Andrea Delmastro Delle Vedove.
«Ho registrato una chiara volontà ad ascoltare ed approfondire le istanze del territorio e sono, quindi, fiducioso che si riesca a lavorare concretamente per raggiungere i risultati da noi auspicati e cioè la salvaguardia dei presidi abruzzesi, afferma Sigismondi. «Nel corso dell’appuntamento ho avuto modo di ribadire l’importanza essenziale che rivestono i succitati tribunali oltre alla necessità di riaprire, per ciascuno di essi, le piante organiche del personale amministrativo».
«L’incontro svoltosi oggi – sostiene Liris – dimostra un evidente cambio di passo rispetto al passato sulla complessa questione inerente i quattro tribunali abruzzesi a rischio chiusura».
«Lo ritengo – commenta il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini – un incontro molto fruttuoso perché ho visto ministro, vice ministro e sottosegretario molto disponibili ad un dialogo con noi ed a venire incontro alle nostre richieste. Nell’attesa di ridisegnare la geografia giudiziaria di tutta Italia, ci daranno una ulteriore proroga con la promessa di porre l’attenzione sul nostro territorio. Insieme alla proroga, abbiamo inoltre chiesto dotazione organica perché lasciare aperti i tribunali, ma senza personale ha poco senso. Insomma, mi ritengo soddisfatto e se tre esponenti del Governo si dicono dalla nostra, non vedo perché non dovremmo esserlo tutti».
«Continuiamo – dice il sindaco di Vasto, Francesco Menna – la battaglia contro la chiusura del tribunale con la speranza di trovare prima della prossima primavera una soluzione definitiva a questa delicata vicenda».
Della delegazione ha fatto parte anche la vicesindaca di Vasto, Licia Fioravante: «All’attenzione del nuovo governo abbiamo rappresentato la critica situazione in cui versa la nostra regione in seguito alla soppressione dei quattro tribunali sottoponendo all’attenzione del ministro la cartina geografica che in modo emblematico evidenzia la pericolosità della scelta di lasciare un territorio sensibile come il nostro, di frontiera, privo di ogni presidio di legalità e giustizia».
Un secondo incontro si farà a gennaio. Il tempo stringe: la proroga scadrà il 31 dicembre 2023, poi sarà accorpamento con i tribunali di Chieti e L’Aquila. La soluzione va trovata molto prima. Nel giro di pochi mesi.
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