«Quando ho visto che Emiliano Martinez, dopo la partita, aveva i calzettoni abbassati, ho sperato che inquadrassero i parastinchi. E, alla fine, ho visto le tante foto che mi hanno reso davvero felice». Nicola Farina ha portato un pizzico di Vasto in Qatar, nella finale tra Argentina e Francia in cui la nazionale sudamericana ha conquistato la Coppa del Mondo. Il portiere della Selecciòn, protagonista sia durante la partita che nel post gara – con il suo gesto provocatorio dopo aver ricevuto il premio di miglior portiere – ha indossato i parastinchi personalizzati firmati Innhero, il brand di abbigliamento e accessori ideato da Farina otto anni fa.
«In questi anni ho potuto collaborare con le mie creazioni personalizzate – tra magliette, parastinchi, fasce da capitano e tanto altro – davvero con tanti calciatori. Si è innescato un bel passaparola, come quello che mi ha portato a disegnare i parastinchi di Martinez». Il numero 23 dell’albiceleste aveva visto, nello spogliatoio dell’Arsenal, i parastinchi di Torreira, conosciuto da Farina quando l’uruguaiano giocava al Pescara. «Martinez mi ha contattato su Instagram e ho realizzato il primo paio di parastinchi. Me ne ha ordinato un nuovo paio per aggiungere la foto della sua secondogenita». Ed è con i parastinchi disegnati da Nicola Farina che Martinez ha giocato e vinto la finale della Coppa del Mondo. «È stata davvero una grande emozione vedere qualcosa realizzato da me negli scatti postati da Martinez e dai suoi familiari nel post partita. La vivo come una soddisfazione professionale ma anche personale, da grande appassionato di calcio. Direi che non c’è traguardo più grande a livello calcistico. Ed è bello sapere di essere stato in qualche modo presente in questo appuntamento».
E ora, dopo le due paia di parastinchi già realizzati Farina conta di proseguire il rapporto con Martinez. «Direi che ora ha delle nuove foto da poter utilizzare. Vedremo, gli ho mandato dei messaggi di congratulazioni ma, come abbiamo potuto vedere, è molto impegnato nel festeggiare in queste ore!». Per il creativo e imprenditore vastese «è una soddisfazione da condividere, anche per essere da stimolo per altri ragazzi. Sono partito, otto anni fa, con un sogno. Passo dopo passo sto costruendo, nella mia città, qualcosa che mi gratifica e che, come in questo caso, mi regala grandi emozioni».