Dall’1 a 1 sul rettangolo verde allo 0 a 3 a tavolino. Al minuto ventisette del secondo tempo l’arbitro vastese Emanuele D’Adamo, domenica scorsa, sospendeva definitivamente il match salvezza, del girone C di Seconda Categoria, tra Torrebruna e Odorisiana.
Nel pomeriggio di oggi le decisioni del giudice sportivo hanno in parte chiarito quanto successo in campo punendo pesantemente Torrebruna e soprattutto un tesserato. Per i granata è arrivata la sconfitta a tavolino (0-3) che li lascia in ultima posizione, tre punti pesanti per i monteodorisiani che salgono al terzultimo posto e si riavvicinano alla salvezza diretta.
Per capitan Giovanni Salvatore una lunghissima squalifica, di due anni e mezzo, fino al 30 giugno del 2025. «Al minuto 27 del secondo tempo – si legge nel comunicato del giudice sportivo – a seguito della segnatura di una rete da parte della squadra ospite, il calciatore Salvatore Giovanni, del Torrebruna, rivolgeva pesanti ingiurie all’arbitro e lo spintonava con forza con entrambe le mani sul petto, facendolo indietreggiare. Alla notifica del provvedimento di espulsione, lo stesso dapprima spintonava nuovamente l’arbitro e, dopo essere stato allontanato con forza dai propri compagni di squadra, tornava di corsa verso il direttore di gara colpendolo con un violento pugno sulla nuca, provocandogli momentaneo dolore. Infine, veniva allontanato dai propri compagni di squadra. A quel punto l’arbitro disponeva la sospensione definitiva dell’incontro».
Insieme a capitan Salvatore squalificato per due giornate Mario Marianacci e il dirigente Giovanni Micelli due mesi (fino al 28 febbraio 2023). Il Torrebruna, fanalino di coda, nell’ultima di andata osserverà il turno di riposo, tornerà in campo nel 2023 con l’obiettivo di salvare la categoria.