Centinaia di persone hanno tributato, oggi pomeriggio a Vasto, l’ultimo saluto a Roberta Tana, la manager ed ex ballerina morta prematuramente a Monza, a pochi giorni dal suo 47esimo compleanno.
Esequie celebrate dal parroco di San Paolo Apostolo, don Gianni Sciorra. «Siamo appesantiti da dolore, tristezza, sconcerto. Una notizia che non avremmo voluto ricevere. La vita e la morte appartengono allo stesso mistero, che rimane tale fino a quando rimaniamo su questa terra. La vita non è facile per nessuno. Non credo nemmeno che la vita faccia ingiustizie, rimane spesso incomprensibile ai nostri occhi. La sua grandezza è comprensibile solo al Signore. Anche la morte di Roberta ci ha lasciato soli nell’impotenza. A noi la vita di questo mondo sembra tutto. Una vita alla quale chiediamo la fama. Siamo attaccati alla salute, alla sicurezza ai nostri cari».
«Per uscire solo di notte devi avere il Signore accanto. Nessuno può separare Roberta dall’amore di Dio», osserva il sacerdote, che le dedica una lettera: «Roberta, chi ti ha conosciuto e voluto bene, e sono tanti, è qui, non ha bisogno delle mie parole. Noi uomini non capiamo cosa guardiamo, figuriamoci se possiamo leggere nel cuore delle persone. Solo Dio sa leggere dentro di noi».
«Ho imparato – dice don Gianni citando un racconto – che non muore chi lascia dietro di sé un seme».
Il sindaco Francesco Menna, cugino di secondo grado di Roberta, ricorda «una persona speciale, intelligente, diplomata col massimo dei voti, aveva una carriera universitaria davanti, ma preferiva stare tra la gente, abbracciare le persone. I successi di tutti erano i suoi, gioiva per i successi di tutti perché aveva la bontà d’animo».