Due settimane per presentare i progetti in un periodo in cui gli uffici comunali sono già oberati. Fa discutere la risicata tempistica dettata dalla Regione per il bando “Contributi ai Comuni per realizzazione o adeguamento di parchi gioco e aree sportive inclusive”.
Il bando è stato pubblicato lo scorso 29 novembre, per partecipare gli enti hanno tempo fino alla prossima mezzanotte.
La Regione mette a disposizione una dotazione finanziaria 1.446.932 euro per Attività ludico-sportive (Parchi gioco inclusivi e aree sportive) (Intervento 1) e Servizi in ambito sportivo (Intervento 2).
Inoltre, l’assegnazione dei fondi (destinati a Comuni fino a 10mila abitanti) avverrà «secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande medesime – si legge nel documento – previa verifica circa la completezza della documentazione richiesta, la sussistenza dei requisiti soggettivi del richiedente, la tipologia di intervento per cui si chiede il finanziamento, la coerenza del fine specifico perseguito con gli obbiettivi previsti dal Dpcm 2021, l’ammissibilità delle spese».
Una circostanza, questa, che rende difficoltosa la partecipazione dei Comuni in questo periodo alle presenze con le scadenze fiscali legate alla fine dell’anno.
Fa sentire la sua voce il sindaco di Torrebruna, Cristina Lella: «Si parla di inclusione, di progetti per i bambini disabili, ma produrre la documentazione necessaria e un progetto in due settimane è impossibile. Potrà partecipare solo chi già conosceva queste date ravvicinate. Il bando, inoltre, prevede che la graduatoria delle domande ammesse seguirà l’ordine cronologico della presentazione delle domande per cui chi le presenta il primo giorno ha più possibilità di essere finanziato. La dotazione finanziaria è risicata e questo mi fa pensare che è il motivo per cui sono stati dettati tempi così stretti che precludono la partecipazione di molti Comuni».
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