La festa di Santa Lucia tra fede, arte e devozione

Il 13 dicembre è un giorno particolare, non solo perchè secondo il calendario antico esso è considerato, a dispetto del 21, il giorno più corto e freddo dell’anno, ma soprattutto perchè esso è dedicato al culto di Santa Lucia, la martire siracusana morta durante le persecuzioni dell’imperatore Dioclezianoin quanto per rispettare il suo voto di castità verso Cristo, si era rifiutata di andare in sposa ad un pagano ed aveva difeso la sua fede anche sotto tortura. Nonostante l’arte e l’iconografia la ritraggano con in mano i suoi occhi, privo di ogni fondamento e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV, è l’episodio in cui Lucia si sarebbe strappata, o le avrebbero cavato gli occhi. L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi, più semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo dell’etimologia del suo nome dal latino “Lux”, luce. A Lanciano ed in altri paesi d’Abruzzo, alla santa è dedicata un’antica chiesa eretta secondo le fonti, nel 1250 sul sito di un tempio pagano dedicato a Giunone Lucina, la dea che secondo Ovidio aiutava le donne a dare “alla luce” i propri figli.

All’interno della chiesa, tra opere d’arte ed apparati scultorei, si conserva anche la statua della santa opera del maestro Domenico Renzetti e risalente al XVIII secolo. In città si usa dopo la messa distribuire dei piccoli panini arrotolati detti “gli occhi di Santa Lucia” che vengono mangiati per il loro presunto potere apotropaico e taumaturgico di proteggere la vista, ma anche e semplicemente per devozione. Riti antichi che a distanza di anni continuano a vivere nel patrimonio immateriale dei lancianesi e che anche domani saranno ripetuti come da tradizione, «per la giornata di domani – afferma a Chiaro Quotidiano don Angelo Giordano parroco di Santa Lucia e vicario arcivescovile – sono in programma quattro Sante Messe (alle 7.30, alle 9, alle 10.30 ed alle 18): quella delle 10.30 sarà officiata alla presenza di don Emidio Cipollone, arcivescovo della diocesi di Lanciano – Ortona. Il pomeriggio – sottolinea il prelato – alle ore 17 ci sarà la solenne processione per le vie del quartiere Borgo, in cui sarà portata a spalla dai fedeli la statua lignea della santa. Inoltre – conclude don Angelo – alle 21 è previsto inoltre il concerto dell’organista Walter D’Angelo che eseguirà alcuni brani con il nuovissimo organo Hauptwerk».

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