Differenziata: la provincia di Chieti è la migliore in Abruzzo, nel Vastese 10 Comuni superano l’80%

La Provincia di Chieti è la migliore in Abruzzo nella differenziazione dei rifiuti, il Vastese presenta ottimi esempi di Comuni virtuosi, ma non mancano i centri in cui è necessario correggere il tiro per raggiungere l’obiettivo minimo nazionale. È quanto emerge dall’analisi dei dati dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) elaborati da Abruzzo Openpolis (progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp).

I dati si riferiscono all’anno 2020 e sono i più recenti messi a disposizione dall’Ispra nel Catasto rifiuti. «La raccolta di tali informazioni – spiega Abruzzo Open Polis – avviene con una procedura standardizzata che prevede l’invio annuale di questionari ai soggetti pubblici che a vario titolo raccolgono informazioni in materia di gestione dei rifiuti urbani (agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente; Regioni; Province; osservatori regionali e provinciali sui rifiuti). In assenza di riscontro, o in caso di informazioni parziali o incongruenti, Ispra procede alle necessarie integrazioni grazie all’elaborazione delle banche dati relative al modello unico di dichiarazione ambientale (Mud)».

ABRUZZO E PROVINCIA DI CHIETI VIRTUOSE – Ciò che prima salta all’occhio è il raggiungimento, da parte dell’Abruzzo, nel 2020, dell’obiettivo del 65% (per la precisione, 64,99%) che l’Italia ha fissato 16 anni fa. Tale percentuale pone l’Abruzzo insieme ad altre 10 regioni al di sopra della media nazionale che è del 63%. Il dato abruzzese è superiore a quello di molte altre regioni meridionali e centrali come, tra le altre, Lazio (52,5%), Molise (55,5%), Campania (54,08%), Puglia (54,48%). Nello scenario nazionale primeggiano Veneto (76,11%), Sardegna (74,52%) e Lombardia (73,28%). Per contrastare il divario, il Pnrr mette a disposizione 2,1 miliardi di euro per «per migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare».

[La classifica delle regioni]

Tra i confini regionali a distinguersi è di gran lunga la provincia di Chieti con il 74,55% dei rifiuti urbani differenziati e con numerosi esempi virtuosi tra i migliori in Abruzzo: a Villa Santa Maria, Santa Maria Imbaro e Borrello si supera il 90%; a Crecchio, Palena, Filetto e Gamberale il dato è di poco inferiore. A questa provincia afferiscono anche 39 dei 49 Comuni che superano l’80% in regione.
La provincia di Teramo segue con il 68%, dietro quelle dell’Aquila (61,87%) e di Pescara (54,05%). Chieti primeggia anche tra i capoluoghi con il 71,16% di differenziata, seguono Teramo (69,55%) e, ben al di sotto dell’obiettivo nazionale, Pescara (47,68%) e L’Aquila (39,03%). Dei Comuni non capoluogo con oltre 25mila abitanto superano il 70% Avezzano (77,16%), Lanciano (76,41%), Vasto (74,51%) e Roseto degli Abruzzi (70,04%).

[La mappa dei Comuni abruzzesi]

IL VASTESE – Dati incoraggianti anche quelli del Vastese dove 10 comuni superano l’80% con il podio formato da Fraine (84,84%), San Giovanni Lipioni (82,04%) e Guilmi (81,91%). Di poco sotto a tale quota si posizionano anche Pollutri (79,63%), Monteodorisio (79,3%) e Casalbordino (79,12%). Di quest’ultimo terzetto fanno parte i due Comuni che in tre anni hanno registrato la migliore inversione di tendenza. Dal 2017, a Pollutri c’è stato l’incremento del 66,8% (tre anni fa la raccolta differenziata era ferma al 12,83%), mentre a Casalbordino lo scarto è del 63,88% (si partiva, nel 2017, dal 15,24%). Tra i grandi centri del territorio – oltre alla già citata Vasto – buono anche il dato di San Salvo: 69,49%.

[La tabella dei Comuni abruzzesi]

Al di sotto della soglia nazionale del 65% nel 2020 c’erano invece sette Comuni: San Buono (63,87%), Cupello (61,42%), Casalanguida (58,41%), Gissi (57,69%), Lentella (55,97%) e, qui il dato nel 2020 era particolarmente basso, Roccaspinalveti (38,39%) e Schiavi d’Abruzzo (22,89%).
Le maglie nere – località dove la raccolta differenziata è praticamente assente – a livello regionale si trovano tutte nell’Aquilano: Campotosto (2,25% di raccolta differenziata nel 2020), Montereale (8,12%) e Capitignano (11,8%).

Come detto, i dati del catasto nazionale vengono aggiornati non proprio celermente. Le prossime versione del report diranno se nel tempo trascorso i centri con i valori più bassi sono riusciti a raggiungere almeno l’obiettivo minimo nazionale del 65% adottando migliori politiche di gestione dei rifiuti (ad esempio, in alcuni dei centri presenti nella seconda metà della tabella, dopo il 2020, è stata adottata la raccolta porta a porta).

I dati dei Comuni del Vastese (elaborazione Chiaro Quotidiano)

Comune20202017Scarto nei tre anni
Fraine84,84%47,2%+37,64%
San Giovanni Lipioni82,04%73,33%+8,71%
Guilmi81,91%70,66%+11,25%
Tufillo81,71%73,34%+8,37%
Torrebruna81,71%73,34%+8,37%
Palmoli81,71%73,34%+8,37%
Dogliola81,71%73,34%+8,37%
Montazzoli81,69%73,33%+8,36%
Carpineto Sinello81,66%73,34%+8,32%
Carunchio81,61%73,34%+8,27%
Pollutri79,63%12,83%+66,8%
Monteodorisio79,3%66,72%+12,58%
Casalbordino79,12%15,24%+63,88%
Torino di Sangro77,65%72,78%+4,87%
Castelguidone76,71%71,64%+5,07%
Scerni76,68%77,53%-0,85%
Castiglione Messer Marino75,15%49,52%+25,63%
Vasto74,51%62,86%+11,65%
Celenza sul Trigno74,46%65,81%+8,65%
Liscia72,61%67,84%+4,77%
Furci72,54%69,8%+2,74%
Villalfonsina72,43%53,14%+19,29%
Fresagrandinaria71,92%61,62%+10,3%
San Salvo69,49%59,03%+10,46%
San Buono63,87%61,24%+2,63%
Cupello61,42%51,59%+9,83%
Casalanguida58,41%50,24%+8,17%
Gissi57,69%54,92%+2,77%
Lentella55,97%52,23%+3,74%
Roccaspinalveti38,39%19,48%+18,91%
Schiavi d’Abruzzo22,89%20,64%+2,25%

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