«Con poche e semplici manovre possiamo salvare una vita o comunque farci prendere meno dall’ansia in momenti che non vorremmo mai vivere ma che, purtroppo, capitano». Nasce con questo proposito l’incontro per spiegare le manovre di distruzione pediatrica, nell’ospedale “Renzetti” pensato per le gestanti che si avvicinano al parto.
Cibi, giocattoli, oggetti di piccole dimensioni possono rappresentare un serio rischio per i bambini più piccoli. E se l’ingestione accidentale di un corpo estraneo può sembrare un evento raro, se si pensa che il soffocamento sia una tra le principali cause di morte tra i bambini al di sotto dei 4 anni, ci si rende conto di quanto non lo sia affatto.

«Mantenere la calma in momenti come questi non è semplice, ma la conoscenza diretta di queste piccole manovre può aiutarci ad agire con più prontezza e lucidità ed essere decisivi per salvare la vita di neonato», è il commento del primario f.f. del reparto di Pediatria del “Renzetti”, Nicola Ranieri, promotore dell’iniziativa.
Le quasi mamme, oltre alla teoria, hanno avuto l’opportunità di fare pratica con la manovre: colpi interscapolari con via di fuga laterale; compressioni toraciche lente e profonde, al centro dello sterno, usando due dita, fino alle insufflazioni ed a nuove compressioni toraciche in casi più gravi. «L’unico modo per acquisire familiarità con questi gesti è ripeterli e ripeterli continuamente – spiega Ranieri -. Proprio per questo ho invitato le gestanti, se vorranno, a ripetere ancora il corso nei prossimi appuntamenti, così da potersi cimentare di nuovo nella pratica. Siamo l’unico ospedale in zona ad aver fornito questo servizio all’interno del corso di preparazione al parto – conclude Ranieri -, perché creare un rapporto di fiducia con le mamme è per noi la base da cui partire. E per loro, iniziare a sentirsi più sicure già con il pancione è il primo step per essere mamme più pronte e più serene».