Corso, la perizia non arriva e si rischia di tornare al punto di partenza

Continua a farsi attendere la relazione del tecnico incaricato dal tribunale di Lanciano sulla pavimentazione di corso Trento e Trieste e, di fatto, il futuro della presentosa, continua ad essere incerto. Una seconda perizia, insieme ad un secondo sopralluogo, com’è noto, era stata chiesta dagli uffici comunali a fine agosto, poco prima di Mastrogiurato e Feste di settembre, a causa del sollevamento del massetto in alcune parti dell’area pedonale del corso. E da allora il Comune è in attesa di un documento che chiarisca responsabilità, stato dell’opera e soprattutto un piano economico, tecnico e logistico sul futuro dell’opera. Documento che però il ctu non invia e continua a rinviare di settimana in settimana bloccando eventuali lavori più o meno importanti e più o meno a lungo termine.

«Dopo svariati rinvii, l’ultima data che ci era stata assicurata era quella di venerdì scorso, – chiarisce l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Bomba – ma ad oggi non riceviamo ancora nulla. Qualora il ritardo dovesse protrarsi ancora, siamo disposti a scrivere al giudice per informarlo dei fatti ma tutto questo potrebbe essere per noi un boomerang e ricominciare da capo non è nelle nostre intenzioni».

Il giudice, infatti, potrebbe decidere di rimettere l’incarico del ctu e nominarne uno nuovo ma tutto questo, com’è comprensibile, farebbe partire di nuovo tutta la trafila dall’inizio e perdere ancora altro preziosissimo tempo. «È nostra intenzione concludere al più presto la questione e trovare la soluzione migliore per il corso che ormai cade a pezzi, ma così – conclude Bomba – siamo con le mani legate. Il ctu assicura che la risoluzione è ormai imminente, noi però non siamo disposti ad aspettare per sempre».

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