Tre giorni di incontri tra lettura, scrittura e tradizioni, per i ragazzi dell’Ite Gissi-Casalbordino, in occasione di Libriamoci 2022. Primo appuntamento il 15 novembre con i ragazzi dell’Ite di Gissi che, nell’aula magna dell’istituto, hanno condiviso un momento di riflessione attraverso l’ascolto delle parole del professor Vito Evangelista, autore del libro “Il Mentitore di Creta” un romanzo in cui sono presenti temi sociologici, filosofici, economici. Un libro scritto in un momento particolare della sua vita. Il suo racconto spontaneo e sincero ha coinvolto ed affascinato i ragazzi che hanno interagito e posto delle domande.
«Il libro, racconta il professore, è stato scritto una decina di anni fa, e due parole sono state molto importanti nella sua stesura: Incontri ed Emozioni. Incontri particolari, anche a volte banali, che hanno lasciato qualcosa ed Emozioni che lasciano sempre qualcosa. Ho iniziato a scrivere delle lettere. Altro incontro importante è stato con un professore che mi ha fatto riflettere sulla etimologia della parola: in-segnare/lasciare un segno. Lessi dei libri scritti da lui, le sue poesie e ciò che mi ha colpito di più, o meglio, che mi ha folgorato sono state le emozioni che quelle poesie mi hanno suscitato. Un’emozione forte che mi ha portato a scrivere è stato il periodo in cui ho prestato il servizio militare, un’esperienza significativa in Sicilia, durante l’epoca di Falcone e Borsellino. Durante l’Università ho scritto le emozioni provate, tra cui la paura, attraverso dei racconti brevi». Ognuno di noi ha voglia di raccontarsi, a volte manca il coraggio di farlo.
Il professor Evangelista ha ricordato anche la sua passione per la politica che in seguito ha, in parte, abbandonato per scelta. Questa scelta gli ha dato lo spunto per scrivere “Il Mentitore di Creta”, un romanzo di formazione. Un libro scritto di getto, è stato una sorta di diario, molto terapeutico; alla base c’è un bisogno personale di comunicare, di riflettere e mettere in ordine le idee. Il libro reca il titolo di “Mentitore di Creta” perché si basa su un paradosso. In questo romanzo il percorso di diversi personaggi si intreccia con i più importanti eventi della storia contemporanea. Si susseguono riflessioni sull’uomo e si confrontano modelli diversi di concezione della società in una battaglia ideologica senza vincitori, dove sono tutti vinti. I personaggi, ognuno con la sua visione del mondo, ognuno con la propria filosofia di vita, andranno avanti per la propria strada, senza trovarsi mai, in un eterno gioco a somma zero. Un incontro con un amico dell’Università ha poi spronato Evangelista a realizzare dei video per raggiungere i ragazzi poco amanti della lettura. Qualche anno fa ha creato un blog dove scrive, e un canale Youtube con cui si confronta. L’intervento si è concluso con parole significative e profonde: «Forte è il bisogno di comunicare, di esternare ciò che si ha dentro. Tutta la vita è un po’ così, spesso si pensa di improvvisare, in realtà si fa emergere ciò che si è costruito».
Altro momento formativo, per i ragazzi dell’Ite di Gissi, giovedi 17 settembre, con il signor Angelo Ciccarone, dell’Associazione Speleo Archeologica culturale “I Lupi del Gesso”, che ha presentato la storia del suo libro “Nostra Gypsum”, una ricerca durata 40 anni. La storia del paese vissuta attraverso documenti e immagini che rappresentano i momenti più rilevanti, gli aspetti culturali e sociali. Sono emersi gli aspetti antropologici, la valorizzazione del territorio, l’importanza di conoscere il passato per progettare meglio il futuro. «Nel libro – afferma l’autore – una attenzione particolare è rivolta alla “gissanità”, una caratteristica che si può osservare nell’urbanistica caratterizzata dalle abitazioni tipiche costruite a blocchi di selenite, nei personaggi emersi durante il corso degli anni». L’autore evidenzia nel suo racconto quanto sia forte l’attaccamento e lo spirito di appartenenza alla comunità. I ragazzi hanno ascoltato con interesse e si sono lasciati coinvolgere anche dalla descrizione del fenomeno del Brigantaggio, molto diffuso tra il 1860 ed il 1870. L’autore ha raccontato con enfasi e in modo dettagliato le vicende del tempo. Antonio Ottaviano, presidente dell’Associazione, ha poisottolineato l’importanza di conoscere, attraverso la ricerca, lo studio, l’impegno costante, la storia del proprio paese, alla riscoperta dell’antica civiltà del gesso, al fine di recuperare e promuovere la cultura locale, le tradizioni, il passato nonché valorizzare il proprio borgo e la sua vera ricchezza, il “Cristallo d’Abruzzo”.
Il 19 novembre nell’Aula Magna dell’Ite di Casalbordino, il professor Savino Bucci ha sottolineato l’importanza della lettura e della scrittura. La scrittura, ciò che rimane, uno strumento di trasmissione e conoscenza. Un mondo senza lettura e scrittura sarebbe un mondo incapace di comunicare. Scrivere vuol dire voler trasmettere qualcosa agli altri in modo che nulla vada perso. A volte si sente il bisogno di raccontarsi. Il professor Bucci ha sottolineato che «tutti siamo un messaggio chiuso in una bottiglia ed è importante che qualcuno arrivi dentro». Con il suo libro “Il tempo prezioso dell’attesa” ha voluto trasmettere un messaggio forte : «Consegniamo al futuro il passato, lasciamo che sia il domani a dire: Amai!. Per l’oggi, per l’urgenza del presente, dico: Amo».
L’ emozione dei racconti si è arricchita con la storia di Anna Maria Verzino, la Sposa del Mare, che con delicatezza e semplicità ha raccontato il suo vissuto. Una donna che con coraggio continua a gettare le reti con la sua barca. Un mestiere iniziato da piccola con il padre. Il suo grande amore il mare, un amore unico ma affiancato dall’ amore per i libri di Camilleri. Ha raccontato la sua esperienza di vita con emozione e ha esortato i ragazzi a credere nelle proprie passioni, a dare importanza alla lettura. In un mondo digitalizzato la scrittura, la lettura, il libro, hanno un valore profondo, unico, insostituibile.