Da giovedì 1o a lunedì 14 novembre a Padova si è tenuta la mostra mercato d’arte moderna e contemporanea “Arte Padova”, una quattro giorni all’insegna della cultura, con oltre quindicimila opere in mostra e la partecipazione di oltre trecento espositori, con una media di ventiseimila visitatori all’anno per un evento dalla forte risonanza nazionale e internazionale. A questa grande kermesse ospitata nella città veneta hanno partecipato, riscuotendo grande successo, anche Gastone Costantini ed Emanuela a Pancella, due artisti lancianesi tra i maggiori esponenti della cosiddetta arte iperestetica. «Sono stati dei giorni molto proficui e fortemente fecondi – ha affermato a Chiaro Quotidiano, il maestro Costantini – e la fiera ci ha permesso di confrontarci con gli altri artisti ma soprattutto di esporre e far conoscere al pubblico un piccolo nucleo delle nostre opere.
A proporci permettendoci di essere presenti qui a Padova è stata la Enrico Arte Suite di Verona che dando fede alle segnalazioni di alcuni esperti del settore, ci ha contattati, proponendoci questa straordinaria vetrina». Le opere dei due pittori frentani hanno riscosso uno straordinario successo suscitando l’interesse, l’apprezzamento ed anche lo stupore del colto pubblico che è intervenuto massicciamente alla rassegna: Gastone Costantini è da anni molto conosciuto a Lanciano ed insieme ad Emanuela Pancella, nipote del grande e compianto Vito, sta portando avanti da questo particolare percorso nell’arte iperestetica detta anche iperrealista. «Un’altra bellissima sorpresa – afferma ancora Pancella – ci è arrivata dal celebre mensile, “Arte” una vera bibbia per gli esperti del settore, che sul numero di novembre in edicola ha dedicato alcune pagine alle nostre opere».
L’arte Iperestetica come dice la parola stessa, parte da un‘approfondita ricerca estetica ma vuole essere anche portatrice di valori e spingere l’osservatore a delle riflessioni, veicolando dei messaggi e parlando anche di tematiche attuali che riguardano la storia e le vicende che stiamo vivendo: «questa corrente – afferma il maestro Costantini – nasce cento anni dopo il manifesto del Futurismo e può esprimersi attraverso soggetti molto diversi come volti, utensili o anche frutta e fiori che ad esempio vengono prediletti da Emanuela Pancella».Ma le soddisfazioni per Gastone Costantini non finiscono qui e mentre sta per dare vita alla sua nuova bottega-centro culturale, che sorgerà presto in piazza Garibaldi, nel cuore del centro storico, una sua opera “All Back“, tradotto in italiano come “Indietro Tutta” è in finale al Premio Cascella che il 20 novembre prossimo ad Ortona, proclamerà il suo vincitore.
«Questa mia creazione – sottolinea Costantini – è composta da alcune zucche che però non hanno più il loro splendido colore naturale, ma sono aride, ed hanno perso la loro bellezza. L’all back che richiama quello del Titanic ormai condannato all’impatto con l’iceberg vuole essere un invito al mondo, a noi uomini ed alla società civile, a riaddrizzare la barra della nostra vita che deve essere improntata al rispetto ed alla tutela dell’ambiente, della natura e della Madre Terra». Un messaggio ecologista ed ambientalista quello di Costantini che impone una riflessione se non si vuole portare la nostra vita “a picco” come la tristemente celebre nave inglese.