Recuperato il peschereccio affondato, sventato il rischio inquinamento

Ore 16Recuperato il peschereccio che stanotte si era schiantato contro gli scogli foranei del porto di Vasto. Subito dopo la collisione, i due pescatori erano riusciti a mettersi in salvo saltando sui massi esterni e raggiungendo la banchina. Poi avevano lanciato l’allarme, chiedendo l’intervento della guardia costiera. Il natante aveva continuato a imbarcare acqua fino ad affondare. Con una gru la cooperativa Il Faro ha recuperato la barca da pesca e poi l’ha depositata sulla banchina di levante. Non c’è stata fuoriuscita di carburante. I militari dell’Ufficio circondariale marittimo, agli ordini del tenente di vascello Stefano Varone, apriranno un’indagine per scoprire le cause del naufragio.

La prima notizia – Sono sani e salvi i due pescatori che viaggiavano su un peschereccio che è andato ad abbattersi contro gli scogli foranei del porto di Vasto.

Il naufragio è avvenuto attorno alle 3. L’imbarcazione, lunga 14 metri, era in fase di rientro nel bacino portuale di Punta Penna quando è andata a schiantarsi contro la parte esterna della banchina di levante. «I due membri dell’equipaggio sono riusciti a mettersi in salvo da soli perché parte del peschereccio è rimasta a ridosso degli scogli», spiega il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Vasto, Stefano Varone. «Abbiamo diffidato il proprietario a rimuovere i resti del peschereccio per motivi di tutela ambientale».

Vasto, Punta Penna: il luogo in cui è affondato il peschereccio

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