«Per la prima volta la regione Abruzzo farà dono di un suo abete al Santo Padre in occasione delle festività natalizie. Sono felice di aver regalato cinque minuti di gloria a qualcuno ma la polemica non sta in piedi». Chiude così la querelle legata all’albero di Natale da portare in piazza San Pietro Alessio Monaco, sindaco di Rosello.
«L’area di Agnone da cui avevamo deciso di prendere l’abete è in realtà una zona taglio, per cui avevamo tutte le autorizzazioni del caso. – spiega Monaco a Chiaro Quotidiano – Tuttavia abbiamo le autorizzazioni anche per tagliare in Abruzzo, per cui l’abete per Papa Francesco arriverà da uno dei nostri vivai. Per la prima volta l’Abruzzo donerà il suo albero al Vaticano».
Intanto gioisce il fotografo naturalista Dario Rapino che per primo aveva sollevato la questione. «Apprendo che il Comune di Rosello ha rinunciato al taglio dell’abete bianco secolare di Montecastelbarone. – scrive Rapino – Un esemplare di abete (non bianco) è stato messo a disposizione dalla Regione Abruzzo e sarà prelevato dal vivaio di Palena (ossia da un sito di alberi da taglio). La vicenda si conclude dunque con uno storico, emozionante esito. Aver salvato un albero così importante è motivo di grande gioia, seppure un po’ offuscato dal ripetersi di una tradizione tribale a cui prima o poi bisognerà porre fine».
Si chiude così la vicenda che, partendo dal piccolo paesino dell’Abruzzo, è arrivata fin sulle pagine della blasonata agenzia di stampa britannica Reuters. A San Pietro arriverà dunque l’abete insieme ad altri 42 abeti più piccoli che, una volta terminate le festività natalizie, torneranno a casa e saranno poi ripiantati nella riserva di Rosello. «Per volontà politica, comunale e regionale, dal 1992 Rosello ha 220 ettari di bosco sottoposti a tutela ambientale e continuerà ad essere così. – conclude il sindaco – Tuttavia questa occasione è per la nostra comunità e per la regione tutta motivo di gioia ed orgoglio».