«La zona meridionale della Regione Abruzzo è caratterizzata del pericolo di infiltrazioni mafiose, soprattutto sud di provincia di Chieti e nella zona del tribunale di Vasto». È Aldo Manfredi, presidente della Sezione penale Corte d’Appello dell’Aquila, a lanciare l’allarme in occasione del convegno L’impatto delle infiltrazioni mafiose sull’economia nazionale. Come la società civile e il terzo settore possono aumentare il benessere sociale, organizzato dalla professoressa Lina Maria Calandra del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, in collaborazione con l’Associazione di volontariato Vittime del Dovere.
«Nella relazione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario che sto preparando sottolineerò questo pericolo. Il dato abruzzese è riportato nella relazione semestrale della Dia (Direzione Distrettuale antimafia) trasmessa al Parlamento. Le presenze attengono a infiltrazioni nell’attività economica di attività economica sana, in zone adiacenti a regioni caratterizzate da forti presenze di infiltrazioni come Puglia. Nella sezione Misure di Prevenzioni affrontiamo questioni che riguardano infiltrazioni in investimenti immobiliari, anche in altre zone d’Abruzzo, come la Marsica».
Secondo Manfredi, le «infiltrazioni nel mercato economico legale sbilanciano tutto il sistema imprenditoriale delle imprese sane». Per questo si rende quanto mai necessario attuare la lotta alle associazioni a delinquere «con il metodo Follow Money, tecnica sviluppata da Giovanni Falcone: seguire il flusso dei soldi dell’attività criminale per smantellare le organizzazioni. Ai criminali fa più paura la confisca dei beni che il carcere».