Hanno lasciato Tornareccio i trentadue ragazzi italiani, polacchi, serbi, belgi, bosniaci e montenegrini che hanno partecipato al progetto di scambio giovanile internazionale del programma Erasmus+/Youth dal titolo YOPEDRIA “YOung PEople for the Development of Rural and Isolated Areas” organizzato e promosso dall’Arci di Chieti in collaborazione con l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette e il Comune di Tornareccio. Il progetto ha avuto luogo nella splendida cornice di Tornareccio dal 29 ottobre al 7 novembre. «Il progetto – riferisce Giorgio Micoli dell’ARCI di Chieti – ha rappresentato un’opportunità pratica e concreta per rispondere alle esigenze di condivisione di esperienze e di realizzazione di un percorso formativo-educazionale per ragazze e ragazzi interessati allo sviluppo di attività giovanili per chi vive in aree rurali, montane e, più in generale, geograficamente svantaggiate». Durante la permanenza a Tornareccio, i ragazzi europei hanno realizzato tre laboratori tematici, WebRadio, Sorytelling, Graffiti, sui temi dell’apicoltura, del recupero della memoria storica, delle aspirazioni e delle esigenze della vita giovanile nelle aree rurali.
«La comunità di Tornareccio – dice il Sindaco, Nicola Iannone – è stata coinvolta sin dal principio mettendo a disposizione dei giovani ospiti racconti, storie e documenti legati alla memoria del paese e alle sue peculiarità culturali, ambientali ed economiche come l’apicoltura, il museo a cielo aperto dei mosaici, l’area di Monte Pallano e così via». Andrea Natale dell’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP), partner del progetto, esprime la sua soddisfazione. «I giovani europei hanno lasciato ai cittadini di Tornareccio un patrimonio artistico-culturale di graffiti, fumetti, video, clip audio sulla loro storia vista con occhi di giovani che per circa dieci giorni si sono immersi nella comunità tornarecciana apprezzandone e conoscendone fatti, eventi e storie».
I risultati del progetto sono stati condivisi il 5 novembre scorso nella sala polifunzionale di Tornareccio. «Ancora una volta – afferma Mario Serrao dell’ARCI di Chieti – i cittadini di Tornareccio ci hanno accolti con il loro calore, aprendo le porte delle loro case e quelle della loro memoria a ragazzi europei che ricorderanno a lungo la loro permanenza in Italia. Desideriamo, inoltre, ringraziare non solo i tornarecciani ma anche l’amministrazione comunale che ha creduto nel progetto e nei suoi valori garantendo la positiva riuscita degli obiettivi che ci eravamo prefissati». Non è finita qui, Tornareccio sarà ancora protagonista a livello europeo con un nuovo progetto Erasmus che l’ARCI di Chieti realizzerà nella seconda metà di novembre sui temi dell’imprenditoria sociale e del capitale naturale.