Centro di formazione professionale dei Salesiani: «L’obiettivo è ripartire entro ottobre 2023»

Passi avanti nel percorso di riapertura del Centro di formazione professionale dei Salesiani di Vasto, istituto che per cinquant’anni ha garantito la formazione di tanti giovani e che dal 2012, per il mancato finanziamento regionale di nuovi corsi, è chiuso. Dall’incontro nell’aula consiliare di palazzo di città, convocato dal sindaco Francesco Menna con la presenza dei rappresentanti di tutte le parti coinvolte nel progetto, sono emerse indicazioni su come far ripartire un’attività formativa attesa da tempo nel territorio. «La nostra città è molto legata ai Salesiani – ha esordito il primo cittadino, presente all’incontro con i componenti della giunta e del consiglio comunale – sia per la loro opera pastorale ed educativa che per l’importante ruolo nella formazione avuto nel passato».

L’intervento di don Mario Tonini

Don Mario Tonini, presidente nazionale del Cnos-Fap (la realtà salesiana per la formazione), accompagnato dai Salesiani della comunità di Vasto e dai referenti del Cfp di Ortona e L’Aquila, ha fatto il punto della situazione. «La vostra presenza così numerosa – ci aiuta a prendere coraggio nel ripartire con l’iniziativa. È già in corso l’opera di ristrutturazione degli ambienti per i requisiti necessari all’accreditamento regionale». Il processo sarà quello di portare gradualmente le attività in corso a Ortona, dove c’è il Cfp ma non più la comunità salesiana, a Vasto. «Abbiamo un orizzonte temporale, che è anche un obiettivo, di attivare almeno un corso entro settembre-ottobre 2023. Come prima attività ci stiamo orientando sul settore elettromeccanico». Don Tonini ha anche sottolineato l’importanza del confronto con le agenzie per il lavoro «con cui in tutte le regioni dove siamo presenti abbiamo accordi proficui» e le possibilità attualmente offerte. «Oggi ci sono tante opportunità di finanziamenti per i corsi. Vanno focalizzate sulle necessità di questo territorio».

Nutrita anche la rappresentanza del tessuto economico e produttivo del territorio. C’erano le agenzie per il lavoro Ranstad e Tempor, Confindustria Ch-Pe, Assovasto, Confesercenti, Confcommercio, Cna, i sindacati Cgil, Uil, Cisl e Ugl. Dagli interventi è emerso il favore per il riavvio dei corsi professionali nell’istituto dei Salesiani con una serie di indicazioni per arrivare ad una offerta formativa in linea con le esigenze del territorio. In un mercato del lavoro che muta continuamente e che fa emergere la necessità di nuove capacità e competenze, occorre anticipare i cambiamenti facendo scelte oculate. Tra gli spunti, provenienti dal mondo dell’impresa, c’è quello di avere personale qualificato in grado di operare con i macchinari dell’industria 4.0 che molte aziende hanno implementato sfruttando le possibilità del credito d’imposta.

Dal consigliere regionale Pietro Smargiassi è poi arrivata l’indicazione di «lavorare subito per avere i corsi e trovare la copertura economica. Mi farò promotore dell’istituzione di un tavolo regionale con l’assessore Quaresimale affinché vengano subito inseriti nel bilancio i fondi necessari per l’attivazione dei corsi». L’incontro si è chiuso con l’impegno di tutti a riaggiornarsi per dare sostanza al lavoro. «Raccogliamo i suggerimenti – ha detto don Tonini – e procediamo per fare passi avanti in questo percorso».

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