Domenico Barbati, da tutti conosciuto in città come “Mimì” non è soltanto una parte importante della cultura frentana con la fondazione dell’omonima e storica libreria, ma ha ricoperto un ruolo fondamentale anche come memoria storica come nipote di due studenti-soldato del liceo “Vittorio Emanuele II” alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, ormai ottantaseienne “Mimì” ha ricevuto dalle mani del primo cittadino Filippo Paolini, una targa ricordo, in onore dell’eroismo dei suoi avi e del suo straordinario amore per Lanciano e per l’Italia e di quello della sua famiglia.
Questa mattina dopo la celebrazione di ieri in ricordo dell’importante data del 4 novembre, il sindaco gli esponenti della politica locale e regionale e le associazioni d’arma e combattentistiche si sono infattI ritrovate al liceo classico “Vittorio Emanuele II” per rendere omaggio alla memoria degli “studenti-soldato” frentani caduti durante il Secondo Conflitto Mondiale. Il maltempo e la pioggia che sta cadendo copiosa sulla città hanno imposto che la commemorazione si svolgesse al chiuso nell’aula magna dell’istituto e non dinanzi al monumento che ricorda “quei bravo ragazzi del liceo” che purtroppo non tornarono più a casa: a molti di quei giovani eroi fu poi conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Presente alla manifestazione anche lo storico ed esperto delle vicende dell’arma militare Mario Salvitti che da anni si occupa tramite ricerche e studi di far riscoprire personaggi e pagine di storia locale, spesso dimenticate. La toccante cerimonia si è poi conclusa con l’omaggio e la deposizione della corona d’alloro dinanzi al monumento che qui venne traslato negli anni ’80 e che originariamente si trovava nella sede storica del liceo lungo corso Trento e Trieste.