Primo giorno di visita quello di ieri per Koji Arima, Ceo della multinazionale Denso arrivato nello stabilimento sansalvese per incontrare la dirigenza. Sui motivi del suo arrivo non trapelano indiscrezioni, l’auspicio naturalmente è che possa dare indicazioni positive sul futuro e sugli investimenti necessari per rendere la fabbrica di piana Sant’Angelo adeguata nella realizzazione dei componenti per l’auto elettrica.
Arima è molto legato a San Salvo (qui ha anche una vigna). Da dirigente della Denso Manufacturing Italy riuscì, nel biennio 2007-2008, a risollevare le sorti della fabbrica che veniva fuori da anni di crisi nera. Quel risanamento – raggiunto pure a una dolorosa “dieta dimagrante” e all’inserimento di nuovi prodotti – fu poi tra i fattori positivi che, nel 2015, lo portarono a diventare il numero uno della multinazionale. In quello stesso anno, anche come segno di riconoscenza, venne a San Salvo per visitare lo stabilimento nelle nuove vesti di Ceo.
Da allora lo scenario è molto cambiato. Un paio di anni fa, la Toyota, tra le principali azioniste della Denso, ha deciso di sviluppare i componenti per le proprie auto elettriche negli stabilimenti del gruppo in Ungheria grazie a una pesante riconversione degli impianti (non senza importanti ricadute negative sui livelli occupazionali).
All’incontro non hanno, per ora, preso parte i rappresentanti istituzionali di San Salvo. La speranza degli amministratori è che lo stabilimento abbia un posto rilevante nel futuro scacchiere internazionale della Denso. «Abbiamo scritto una lettera di benvenuto al presidente della multinazionale – dice la presidente del consiglio comunale Tiziana Magnacca a Chiaro Quotidiano – Speriamo che tenga sempre a cuore lo stabilimento di San Salvo e che questo diventi sempre più strategico per il gruppo. Confido nel legame di Arima con San Salvo, sono certa che Denso punterà sulle nostre maestranze. Voglio ben sperare sul fatto che la multinazionale continui a essere un vero e proprio motore trainante per la nostra economia».