«Gli aumenti e i rincari sono quotidiani, dalle bollette alle materie prime e mantenere dei prezzi consoni è sempre più difficile». A dirlo è Giulia Scutti, proprietaria della pasticceria Il Piacere in via Fauro, a Lanciano. In un periodo in cui i rincari sono il peggior incubo di ogni commerciante o acquirente, Giulia ci racconta delle difficoltà di districarsi tra acquisti e vendite, voglia di andare incontro ai proprio clienti e paura di lavorare «regalando il proprio tempo».
«Ad agosto abbiamo ricevuto una bolletta dell’energia elettrica sei volte più alta rispetto al solito. A settembre siamo scesi solo al doppio, ma riuscire a pagare tutto diventa ogni giorno più complicato. – spiega a Chiaro Quotidiano – Soprattutto perché gli aumenti non arrivano solo dalle bollette ma anche dalle materie prime». I rincari sono quasi giornalieri. Dal latte alle farine, tutto costa più del doppio, anche fare un semplice ciambellone è diventato dispendioso ma aumentare il prezzo di una colazione al bar potrebbe causare un effetto boomerang, perciò cosa fare? «Mantenere i prezzi bloccati è un quotidiano esercizio di equilibrio tra qualità ed economia ma mi chiedo fin quando sarà possibile. – si chiede Giulia – Intanto a Natale posso già dire che non sarà così. Visti gli aumenti, i panettoni costeranno senza dubbio più dell’anno scorso». Ai costi di farine, mandorle e frutta secca alle stelle, infatti, si aggiungono anche i prezzi lievitati di decorazioni e fiocchi.
«Mi metto continuamente nei panni degli acquirenti anche perché, altrove, lo sono anch’io. – dice ancora Giulia – Ma tante volte è difficile far capire loro il disagio che noi artigiani viviamo quotidianamente. Da una parte abbiamo i continui rincari e dall’altra i nostri clienti che ci chiedono di chiudere un occhio e di andar loro incontro. Qual è la soluzione? Difficile dirlo, – conclude – ma continueremo finché possibile con il nostro esercizio di equilibrio, sperando di non cadere dalla corda».