E’ ricominciati ufficialmente ieri, con la presentazione delle attività nella sala Lanci dell’ex Casa di Conversazione l’anno accademico 2022 – 2023 dell’Università della Terza Età “Vincenzo Bellisario”. L’associazione nata nel 1991 ed oggi presieduta da Valeria Cavacini fa della frase “conoscere ad ogni età” il motto ed il fine della propria attività e del proprio percorso che punta, anno dopo anno, a coinvolgere sempre più persone anziane e non nelle sue tante e lodevoli attività: del resto come diceva il celebre professor Alberto Manzi in uno storico appuntamento televisivo degli anni ’60, “non è mai troppo tardi per imparare”. La notizia importante è che dopo due anni di assenza, di chiusure e restrizione che hanno fortemente penalizzato la nostra socialità anche l’università frentana ricomincerà, con il canonico appuntamento del lunedì pomeriggio, il suo viaggio nella scoperta dello scibile umano: tra arte, storia, scienza, medicina e tecnologia diversi saranno gli esperti che accompagneranno i soci ma anche i tanti curiosi alla scoperta di fatti, personaggi e avvenimenti che hanno caratterizzato il cammino dell’uomo dall’antichità ad oggi.
Il ricco calendario che sarà ufficialmente aperto lunedì 7 novembre dall’incontro tenuto dal giornalista Paolo Gambescia sul problema energetico, prevede anche diversi viaggi e visite guidate (di rilievo quella che ci sarà alla scoperta di Ravenna e dei suoi mosaici patrimonio dell’Unesco), gruppi di lettura, di ballo, di canto corale e corsi di lingua inglese e spagnola. Non mancheranno lo sport con le attività ginniche mattutine al Palazzetto dello Sport e la tecnologia con alcuni approfondimenti che porteranno verso un corretto ed efficace utilizzo di smartphone e pc, strumenti diventati ormai importanti e fonte irrinunciabile di notizie ed informazioni. Tutti gli appuntamenti settimanali si terranno nella sala “Benito Lanci” grazie alla collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Lanciano che si sta anche adoperando per trovare al sodalizio una nuova casa, visto che attualmente l’università è momentaneamente ospitata in alcune sale del Centro Servizi Culturali della Regione Abruzzo nel quartiere di Lancianovecchia. Tuttavia gli orari ridotti di apertura dell’antico palazzo De Crecchio non permettono una larga fruizione della sede sociale: ci auguriamo che un’ente così importante possa trovare presto la sua nuova e giusta collocazione in città.