Tra pittura e fotografia: nella sala Bontempo in mostra “L’Iperrealismo” di Francesco Capello

Continuano le iniziative dell’Associazione Competenze Multidisciplinari di Vasto dedicate all’arte. Questa volta, ad esporre le sue opere nella Sala d’arte Bontempo di Palazzo d’Avalos, sarà Francesco Capello, esponente del movimento iperrealista. La mostra verrà inaugurata martedì 25 ottobre alle 18, e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 novembre. Ad allestire e organizzare l’esposizione, l’Acm con il patrocinio del Comune di Vasto e dell’assessorato alla Cultura. Sarà possibile visitare la mostra dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20, e il sabato e la domenica dalle 11 alle 19.

L’ARTISTA – Tra i rappresentanti di maggior rilievo dell’arte iperrealista italiana si annovera Francesco Capello, artista affermato e riconosciuto a livello internazionale. Nato a Chivasso, dopo la maturità artistica, ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è stato docente di discipline pittoriche in vari licei artistici. Da sempre si è interessato alla pittura di immagine, dopo varie esplorazioni nel campo figurativo, nei primi anni Settanta ha radicalizzato la tecnica realistica rendendo penetrante il suo discorso con soggetti che evidenziano il mondo legato alla società contemporanea. La prima mostra personale è nel 1967 preso la Galleria Civica Palazzo Centori a Vercelli; successivamente, numerose mostre personali e collettive lo hanno fatto conoscere in Italia e in molti altri paesi all’estero. Sue opere sono in esposizione permanente al MEAM “Museu Europeu d’Art Modern” di Barcellona e al M.A.C.I.S.T. “Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze” di Biella (Bi) – alla Biblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri (To) – alla Pinacoteca Civica di Chivasso, (To) – presso il Museo Ferrari di Maranello (Mo).

Con il termine “iperrealismo” si identifica, principalmente, un movimento artistico indipendente negli Stati Uniti e in Europa ed è considerato un avanzamento del fotorealismo, una competizione tra pittura e fotografia; le prime due mostre sono state allestite, entrambe a New York, nella metà degli anni Sessanta. Tale corrente artistica basa la propria tecnica nella riproduzione meccanica e fotografica della realtà: siano essi scenari cittadini, esseri umani, oppure oggetti inanimati descritti con uno stile spesso influenzato dalla pubblicità. L’iperrealismo rappresenta un genere di pittura i cui artisti si servono di tecniche fotografiche e di una meccanica riproduzione della realtà per costruire l’illusionismo delle proprie tele; si avvalgono in genere, di fotografie molto ingrandite per le pitture, per realizzare quanti più dettagli possibili, in una vera e propria “forma maniacale”. L’artista iperrealista intende l’arte come la precisa rappresentazione del dato reale, della realtà percepita dai suoi occhi; utilizza colori aggressivi per creare i propri quadri e propone inquadrature fisse sul soggetto.

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