E’ morto ieri sera all’hospice Alba Chiara, dopo una breve ma dura malattia, il pittore ed artista Juan Carlos Ormechea, argentino di Buenos Aires, ma da tanti anni frentano d’adozione, visto che proprio a Lanciano era giunto dopo essere scappato dal suo paese a causa delle persecuzioni perpetrate dalla giunta militare del generale Videla. Pittore ma non solo, Juan Carlos era un artista poliedrico ed una personalità dotata di grande cultura e sensibilità che sapeva unire e fondere le varie forme espressive con la musica ed in particolare con il tango che, come ogni buon argentino, amava visceralmente. Lanciano è diventata negli anni la sua casa e dalle vetrate dell‘atelier da lui aperto in piazza Cuonzo lo si poteva spesso vedere all’opera tra tele, tavolozze e pennelli. Sul finire degli anni ’80 sua prerogativa furono i cosiddetti “murales strappati” che ancor oggi adornano gli atri di numerosi edifici abruzzesi e spiccato era il suo istinto nell’aggiungere nuovi elementi alla sua pittura, ricca di simbologia, nella creazione di un’oggettistica sempre rinnovata. Recentemente, durante le Feste di Settembre, aveva esposto le sue opere nelle antiche sale dell’auditorium Diocleziano nella mostra “Il Tempo Sospeso”. Lascia il figlio Kito ed il cordoglio dei tanti amici, colleghi e conoscenti che in queste ore ne ricordano il talento e la sensibilità sulle pagine dei social network. Le esequie si terranno domani, martedì 25 ottobre a partire dalle ore 15 nella chiesa dello Spirito Santo nel quartiere Santa Rita.