Fare fronte comune per avere maggior potere contrattuale e ottenere prezzi migliori sul mercato di luce e gas. Arriva da Angelo Pollutri, albergatore di Vasto Marina, una proposta da condividere con tutti gli operatori della riviera per cercare di far fronte al caro bollette. Il consorzio Vivere Vasto Marina «non deve essere solo uno strumento di promozione da parte di un gruppo di operatori ma deve essere un consorzio di servizi e, soprattutto, di acquisto. Ora stanno arrivando sollecitazioni da parte delle società di fornitura di luce e gas. Presentarci uniti ad una contrattazione, mettendo sul tavolo il monte complessivo delle tante strutture e attività, ci fa avere un peso sicuramente diverso rispetto al sottoscrivere contratti singolarmente». Il momento non è semplice, ci sono attività che resteranno chiuse in inverno, altre che stanno valutando cosa fare. «Per poter stare in equilibrio – spiega il gestore dell’Hotel Venezia – ci vogliono circa 40 persone al giorno. Noi lavoriamo molto con le imprese che operano nel territorio, a inizio novembre dovremmo avere delle presenze. Chiaramente vediamo come si evolve la situazione per poi regolarci».
La volontà è quella «di restare aperti. È importante farlo, altrimenti Vasto Marina è morta. Dobbiamo anche valutare che quest’anno Pasqua arriverà presto, c’è il 25 aprile, ci saranno i giorni del Giro d’Italia. Per chi è abituato ad aprire a giugno è tardi cogliere le opportunità. Se sei sempre aperto sei già in movimento». Proprio per le giornate in cui la provincia di Chieti sarà protagonista del Giro d’Italia «come albergatori chiederemo di poter essere coinvolti». La convinzione di Pollutri è che «alzare il potere di contrattazione vale anche ai fini della programmazione turistica. Bisogna lavorare insieme e sono convinto che il Consorzio, con la volontà del presidente e del direttivo, potrà andare in questa direzione».
Oggi «qui a Vasto esistono due tipi di turismo, chi viene da fuori e chi viene da vicino e dobbiamo valorizzarli entrambi. Il turismo di prossimità è importante perché genera volumi, movimento, ti fa costruire una presentabilità del territorio. Dobbiamo anche inventarci un evento enogastronomico che valorizzi ciò che abbiamo e attiri persone». Per rilanciare la località turistica bisogna farsi trovare pronti «già a Pasqua e nel mese di aprile. Perché, chi viene in quelle occasioni, lo fa poi per tornare d’estate. Se, nel primo impatto, non c’è la giusta accoglienza, poi non tornano».
Per sostenere il turismo «è fondamentale il completamento della pista ciclabile. Sul versante Adriatico, come ho avuto modo di constatare alla fiera di Rimini, c’è grande attenzione e curiosità sulla pista ciclabile. Se la vivi con l’occhio del turista è qualcosa di incredibile, vedi una dimensione completamente diversa di questo territorio. Per noi è fondamentale, tutto il turismo futuro è legato a questa situazione». È tempo di cogliere «tutte le opportunità legate alle biciclette, ti apri ad un mercato duraturo nel tempo. Ma se non hai la pista, come fai?».
Per lui, che da alcuni anni opera al centro di Vasto Marina, «è tempo di definire l’isola pedonale. Non servono esperimenti o misure a spot. Deve essere un’isola reale ed estesa, nello spazio e nel tempo, con la chiusura dal venerdì sera al lunedì mattina». Pollutri cita come esempio «l’esperienza vissuta durante il Jova Beach Party, davvero sorprendente. Vedere gli spazi di Vasto Marina pieni di bambini che giocavano con tranquillità è stato bellissimo. Qui possiamo davvero fare la più grande isola pedonale dell’Adriatico. Sarebbe una evoluzione per i pubblici esercizi, che potrebbero mettere i loro tavoli fuori durante tutto il weekend, ci sono spazi vivibili. Bisogna superare le reticenze e sperimentare quella che può essere una strategia vincente».