Taglieri: «Basta proclami, chiediamo che il diritto alle cure sia garantito»

Questa mattina, sabato 22 ottobre, numerosi cittadini ed utenti si sono ritrovati all’ingresso dell’ospedale “Floraspe Renzetti” per difendere il proprio diritto alla salute ed alle cure mediche. Al sit-in organizzato da Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al consiglio regionale hanno partecipato anche diversi esponenti della politica abruzzese come Silvio Paolucci e frentana come gli ex candidati sindaco Sergio Furia, Leo Marongiu ed i consiglieri Dora Bendotti e Carlo Orecchioni. «Siamo qui – ha affermato Taglieri – perchè ci sono inaccettabili ritardi sulla programmazione e dopo oltre quarantadue mesi di governo regionale, il centrodestra ha fallito miseramente anche sulla sanità. Vogliamo che il diritto alle cure sia garantito per tutti i cittadini attraverso il servizio pubblico, che in particolare nella Asl 02 è al collasso con numerosi e frequenti disservizi che si ripercuotono sui bisogni e sulla salute dei cittadini». Nel dettaglio l’esponente pentastellato lamenta carenze di personale, liste d’attesa lunghissime e assenza di strumentazioni che rendono difficile, se non impossibile eseguire esami diagnostici e cure tempestive. Non sono mancate accuse dirette e frecciate all’assessore Nicoletta Verì, ieri in visita al nosocomio frentano , «la Verì continua a fare campagna elettorale ed a promettere soldi di cui non si vede traccia – ha affermato Tagleri – lei e la maggioranza sono sordi alle esigenze di un territorio dove manca una pianificazione strategica e dove programmi come il Piano Sanitario Regionale, la Rete Ospedaliera a la Rete Territoriale non sono ancora pervenuti: si naviga a vista con atti e disposizioni pre pandemia e se qualcosa arriverà sarà già troppo tardi».

Grave è in particolare, secondo i manifestanti, la situazione del “Renzetti” totalmente abbandonato a sè stesso e con operatori costretti a lavorare in condizioni inaccettabili: il presidio non ha i servizi minimi previsti da un DEA di primo livello e rischia non solo il declassamento ma a lungo termine addirittura la chiusura con conseguenze che sarebbero naturalmente gravissime. Secondo il capogruppo dei Cinque Stelle, l’obiettivo del centrodestra sarebbe proprio questo con una «centralizzazione di personale e servizi verso Chieti e l’abbandono delle grandi strutture mediche delle aree interne: una tendenza questa che deve essere contrastata con fermezza perchè il territorio frentano ma anche quello vastese più a sud, rappresentano un bacino molto ampio di utenti che per la morfologia del territorio, non può sempre raggiungere il capoluogo di Provincia: la popolazione – conclude Taglieri – ha già mostrato la sua volontà raccogliendo migliaia di firme in difesa di questo presidio ma soprattutto della propria salute: noi continueremo ad ascoltare le richieste della gente ed a portare la voce dei cittadini all’interno delle istituzioni».

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