Quando dal buio si fa luce – Più dell’esser uomini che pittori è titolo della retrospettiva dedicata a Raffaele Labarile inaugurata ieri sera nella sala d’arte Roberto Bontempo di Palazzo d’Avalos. Una storia, quella di Labarile, che parte da Santeramo in Colle (Bari) nel 1936 ed è passata attraverso la frenetica Milano degli anni ’50 e 60′ dove ha lavorato come imbianchino e decoratore coltivando, nel segreto di una cantina, la sua passione per la pittura. Prezioso il contatto con tanti artisti milanesi dell’epoca, da Giorgio Gaber, che divenne suo cliente e suo amico, ad artisti come Sandro Luporini, Guerreschi, Banchieri, Ferroni e tanti altri esponenti del Realismo Esistenziale. Tornato in Puglia, continua a crescere nella sua professionalità di fine decoratore, continuando a conservare i legami con gli amici artisti milanesi. Se la sua opera iniziale è segnata da ciò che Milano gli ha trasmesso, con i cieli grigi, la confusione della città in continuo sviluppo, nella seconda parte della sua vita artistica – finalmente divenuta pubblica con un suo studio e lo spazio espositivo della Galleria degli Archi – ecco che arrivano i paesaggi e i colori caldi della sua terra, la Murgia, ed altre influenze che seguono questa scia.
Dopo la sua morte, avvenuta a gennaio 2021, i figli Erasmo, Francesco e Alessandro, con la mamma Maria, hanno deciso di ricostruire l’opera pittorica di Raffaele. Un lavoro certosino che ha permesso, in poco più di un anno e mezzo, di ripercorrere, attraverso i quadri, la vicenda umana dell’artista. Ne è nata una mostra, presentata insieme ad un momento tra parole, immagini e musica, per la prima volta in estate a Santeramo. Il forte legame della famiglia Labarile con Vasto, dove don Francesco è stato per nove anni come sacerdote nella comunità salesiana, è stato lo stimolo per portare in città la retrospettiva dedicata a Raffaele, nell’ambito delle iniziative della 39ª edizione di Vastophil.
Ieri sera, nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, dopo i saluti di Giuseppe Galasso, presidente del circolo Vastophil Rino Piccirilli e curatore con i fratelli Labarile del catalogo, è stata ripercorsa la vicenda umana e artistica di Raffaele Labarile, attraverso le voci dei narratori Paola Valentini, Stefano Vitullo, Graziella Vitelli, Maurizio Notturno e Patrizia Ciccarella. Il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla cultura Nicola Della Gatta, presenti con i consiglieri comunali Giuseppe Forte e Giorgio Bellafronte, hanno espresso il plauso per l’iniziativa artistica ricordando quanto sia saldo il legame della città con don Francesco Labarile e la sua famiglia. Oltre ad alcune testimonianze in video c’è stata anche quella del professor Vincenzo Asta, che ha collaborato all’allestimento della mostra che, nelle due sale espositive, ben rappresenta quel passaggio tra buio e luce vissuto nel percorso personale e artistico da Raffaele Labarile, a cui è stato dedicato anche un annullo postale da Vastophil.
La mostra è visitabile anche oggi, sabato 22 ottobre, e domani, domenica 23 ottobre, (9-13 e 16-21.30) nella sala Bontempo di Palazzo d’Avalos.