«Cento euro per una visita cui avrei potuto sottopormi in ospedale, se il macchinario non si fosse rotto». Pazienti costretti a ricorrere ai centri diagnostici privati per un controllo oculistico. Lo racconta S.D., di Vasto, che si è rivolta a Chiaro Quotidiano per lamentare un disservizio che ormai perdura da alcune settimane.
«Quasi un mese fa – racconta – sono andata al Cup (Centro unico prenotazioni, n.d.r.) dell’ospedale per prenotare una visita alla macula dell’occhio. Nel giorno prefissato mi sono presentata nel reparto di Oculistica, ma il medico mi ha detto che il macchinario Oct è guasto, quindi si è potuto limitare solo a visitarmi senza usare lo strumento diagnostico necessario. Mi sono dovuta rivolgere a uno studio privato per potermi sottoporre all’esame pagando cento euto».