«Non accettiamo lezioni di efficienza da parte di chi non è riuscito in 4 anni a riaprire al traffico i 50 metri interrotti di via Corsea o ha fatto finta di non vedere quello che stava accadendo alla pavimentazione di corso Trento e Trieste». A dirlo sono l’assessore al decoro urbano, Tonia Paolucci, e l’assessore all’assetto del territorio, Paolo Bomba, che replicano agli attacchi dell’ex assessore, Giacinto Verna, che accusa l’attuale amministrazione comunale di Lanciano di aver bloccato o rallentato alcune opere pubbliche messe in cantiere dalla precedente amministrazione Pupillo.
«Questa giunta – sottolineano la Paolucci e Bomba – non ha bloccato proprio un bel niente. La verità è che molti di quei progetti avviati, forse troppo in fretta, da Verna e dalla vecchia amministrazione di centrosinistra, hanno mostrato una serie di criticità non trascurabili, che noi stiamo cercando di superare e risolvere per far ripartire i lavori senza ulteriori contenziosi».
Per i due assessori, le dichiarazioni di Verna sono frutto solo dell’ennesimo «calcolo elettorale dell’ex assessore in vista delle Regionali 2024». «Sorvolando sulla vergognosa questione di corso Trento e Trieste, sulla quale non abbiamo sentito una sola parola di rammarico da parte sua – continuano – forse Verna dovrebbe spiegare alla città perché ha fatto partire un piano asfalti a pochi giorni dalla posa della fibra ottica (le strade le stiamo riparando noi, stia tranquillo, così come abbiamo concluso gli interventi su via Corsea); perché ha fatto montare un parco giochi su via del Mare, stretto tra una rotatoria e le due principali strade di accesso e uscita dalla città, con tutti gli inevitabili problemi di sicurezza e di esposizione agli scarichi delle auto per i piccoli; perché ha inaugurato il parco di Villa delle Rose che in realtà era ancora un cantiere. E per amor di carità ci fermiamo qui, nonostante la lista sia molto lunga».
Gli assessori spiegano anche perché le tempistiche di alcuni interventi si siano allungate. «Forse l’ex assessore – concludono Bomba e Paolucci – non si è reso conto che negli ultimi mesi il mondo è cambiato: i costi energetici e dei materiali sono aumentati a dismisura, molte ditte sono in difficoltà. Per questo motivo stiamo valutando attentamente ogni situazione, procedendo con cautela e prudenza. E peccato se ci vorrà qualche mese in più: l’importante è non replicare quanto accaduto per corso Trento e Trieste, che probabilmente va ricordato (anche se al centrosinistra questo fatto proprio non va giù) si tratta di un’opera firmata dall’amministrazione di cui faceva parte proprio Giacinto Verna».