Gibba ospite degli History Hunters racconta vicende e storie degli Alpini

Con le sue indagini, ricerche e riscoperte ha affascinato migliaia di spettatori che, con “Metal Detective” celebre format televisivo di D-Max, hanno grazie a lui conosciuto fatti, uomini, luoghi e personaggi storici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, ma anche dell’Esercito Italiano della Polizia e dei corpi speciali italiani e non. Stiamo parlando di Paolo Campanardi in arte “Gibba”, guida storica e appassionato “cacciatore” dei cimeli militari che con un’approfondita conoscenza del territorio e delle sue amate montagne, guida spettatori ed appassionati su quelli che furono i tanti teatri di guerra della penisola. Ad uno dei corpi militari più amati e conosciuti, gli Alpini, ha dedicato il suo nuovo libro “Noi siamo veci: quindici storie per raccontare i 150 anni degli Alpini” edito dalla Harper e Collins che mercoledì 19 ottobre a partire dalle ore 18 sarà presentato ad Ortona nella location della Torre della Loggia di via D’Annunzio.

Ad organizzare l’incontro è l’associazione culturale History Hunters Gustav Line presieduta da Lamberto Mascitti che da diversi anni ormai si dedica alla ricerca storica e sul campo di quelli che furono i fatti bellici accaduti sulla Linea Gustav, una lunga linea difensiva realizzata in Italia dall’esercito tedesco per fermare l’avanzata da sud degli Anglo – Americani e che venne approntata tra la provincia di Latina e le foci del fiume Sangro qui in Abruzzo. Tra archivi e studi ma anche e soprattutto grazie all’esplorazione del territorio con i metaldetector, Lamberto e i suoi hunters rispolverano i fatti di una storia di cui molti non sono ancora a conoscenza. Del resto Ortona con il Cimitero Militare Canadese e il Museo della Battaglia, mantiene vivo il ricordo degli anni difficili della guerra e dei giorni tra il 20 ed il 28 dicembre 1943 che la fecero passare alla storia come la “Stalingrado d’Italia”.

Nel libro che Gibba presenterà mercoledì, si parlerà dei tratti distintivi degli Alpini: il colore grigio-verde della divisa e la penna nera li rende riconoscibili, ma dietro questi elementi c’è molto di più: emergono valori importanti come la lealtà, il coraggio e l’altruismo. Paolo Campanardi nel per dare vita a questo volume ha letto numerosi diari di eroici battaglioni e negli ultimi otto anni ha percorso migliaia di chilometri sulle montagne dell’Alto Garda ricercando tracce e testimonianze dei fatti avvenuti durante la Grande Guerra. Su e giù per i canaloni, lungo le trincee scavate con sudore e fatica, Gibba ha persino usato le latrine dei soldati e dormito nei loro ricoveri per provare quantomeno a immaginare cosa realmente abbiano potuto passare quegli uomini durante la guerra e come questo abbia cambiato per sempre il loro modo di interpretare la vita. Nel 2022 gli alpini celebrano i loro centocinquant’anni e con questo libro Gibba ha voluto dedicare loro un viaggio nella memoria raccontando personaggi, episodi e motti significativi, dalla fondazione del corpo nel 1872 alla missione in Afghanistan, passando per le imprese dei mascabroni e per il tragico disastro del Vajont. Quindici storie in cui lo spirito di fratellanza, il valore del sacrificio e l’orgoglio diventano protagonisti indiscussi. Non ci resta che controllare l’equipaggiamento, allacciare gli scarponi e chiudere lo zaino, prima di metterci in marcia in questo percorso lungo un secolo e mezzo.

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