Sarà un vuoto difficile, anzi impossibile, da colmare. Un gigante buono e gentile andato via troppo presto, una malattia fulminea, ha strappato, a soli 55 anni, Alfonso Calvitti, all’affetto di familiari e amici.
Da sabato pomeriggio, la notizia della sua scomparsa ha fatto il giro della città, sui social i ricordi in suo onore hanno raccontato, in larga parte, chi era. Sempre disponibile, mai un atto sleale nei confronti di nessuno, un cuore immenso che ha smesso di battere improvvisamente.
Domenica pomeriggio il feretro dall’Ospedale di Chieti è tornato in quello di Vasto da dove, questa mattina ci si è mossi per verso la Parrocchia di Santa Maria del Sabato Santo dove si sono svolti i funerali del direttore sportivo e ristoratore vastese.
Una folla commossa ad attenderlo, il figlio Giorgio, la compagna Magda, il socio Marco, parenti, amici e tanti tra dirigenti, allenatori e calciatori che con lui avevano condiviso le esperienze con San Paolo Calcio Vasto, Bacigalupo Vasto Marina e Vastese (prima squadra e nella passata stagione il settore giovanile). Sul feretro, oltre ai cuscini di fiori, le dirigenze di Bacigalupo Vasto Marina e Vastese, presenti al gran completo, hanno deposto due maglie.
Nell’omelia Don Antonio ha voluto ricordare Alfonso nelle sue visite al “Bar Histoniense” che gestiva da oltre trent’anni: «Di Alfonso porto e porteremo sempre un dolce ricordo, quella sua serenità era contagiosa e la sua gentilezza non potrà cancellarla nessuno». Presenti anche il sindaco Francesco Menna, l’assessore allo Sport Carlo della Penna, il consigliere regionale Manuele Marcovecchio e il consigliere comunale Pino Travaglini che con Calvitti condivise la felice esperienza con la Bacigalupo Vasto Marina, centrando, nel 2019, la promozione in Eccellenza.
All’uscita dalla chiesa applausi e lacrime, un ultimo passaggio del feretro di fronte al “Bar Histoniense” dove ha speso gran parte delle sue giornate servendo sempre tutti con il sorriso. Alfonso Calvitti rimarrà per sempre nel cuore di tutti, è andato via inaspettatamente e troppo preso ma nessuno lo dimenticherà.
