«Doppia sconfitta per l’opposizione». Centrosinistra: «Maggioranza predica bene e razzola male»

Continua il dibattito politico innescato dalla nota dei gruppi di opposizione del Comune di San Salvo. Una volta accesa la miccia, il botta e risposta tra la maggioranza in Consiglio comunale e gli esponenti del centrosinistra, si è fatto sempre più serrato. Pietra dello scandalo, un comunicato del Municipio sull’apertura della sede sansalvese dell’agenzia per il lavoro Randstad. Dopo l’interpellanza rivolta dai consiglieri di centrosinistra al sindaco Emanuela De Nicolis che, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ha risposto all’interrogazione presentata dall’opposizione, ad alimentare la querelle arrivano i comunicati dei gruppi di maggioranza.

A commentare l’ultima seduta dell’assise civica è San Salvo Città Nuova che, in un comunicato, esprime «profondo sdegno per l’interrogazione andata in scena nell’ultimo Consiglio Comunale visto che, mentre l’Italia sta vivendo un momento storico drammatico a causa della crisi energetica, l’opposizione, invece di avere un ruolo costruttivo proponendo un’interpellanza su questo tema, si è preoccupata del contenuto di un comunicato stampa che trattava dati occupazionali». Interrogazione che, secondo il gruppo di maggioranza, aveva un “obiettivo disperato”, quello di «innescare meccanismi di litigiosità all’interno della maggioranza e soprattutto di competizione tra le due più alte cariche del Comune; un bieco tentativo – dicono – che non è andato minimamente in porto. L’invito a dare un saluto beneaugurale alla sede dell’agenzia di lavoro interinale scelta da Amazon è arrivato dai responsabili della Randstad e rivolto alle più alte cariche istituzionali del Comune: sindaco e presidente del Consiglio ed entrambe hanno accettato. Il sindaco era già impegnato in altri eventi istituzionali e, nonostante ciò, si è resa disponibile per un breve saluto. Il presidente del Consiglio ha colloquiato con i vertici di Amazon e dell’Agenzia in questione, rivolgendo domande circa lo stato dell’occupazione del territorio e di San Salvo».

Conversazione che, evidenziano, «ha fatto emergere numeri incoraggianti e rassicuranti per l’occupazione del territorio e quella di San Salvo, di cui tutti dovremmo essere felici, anziché fare attività politica da cui emerge ancora un livore ed una cattiveria che non è spiegabile con i parametri dell’agire amministrativo. Di certo – commentano – i nostri oppositori sarebbero stati più felici se avessimo comunicato la chiusura di un’attività, anziché l’apertura di una nuova». Spesso, aggiungono, «la comunicazione delle aperture è passata attraverso i canali istituzionali e ciò avviene, come in questo caso, quando le notizie risultano essere di particolare rilievo. D’altro canto, sin dall’inizio, e trasparentemente, sono stati diffusi i nomi delle due agenzie scelte da Amazon per il reclutamento del personale e per le quali non esiste nessuna concorrenza con le altre agenzie visto che sono le uniche due che possono lavorare con Amazon. Le più alte cariche istituzionali, anche stavolta, hanno lavorato di pari passo e in totale armonia, ben felici di giubilare rispetto alle nuove occupazioni. Ed ancor di più felici di poter partecipare anche alla eventuale inaugurazione dei locali fisici di Gg GROUP, che è l’altra azienda di somministrazione scelta da Amazon per il reclutamento, qualora dovessero ricevere l’invito. Tutto questo in totale trasparenza e pubblicità, basti pensare che il comunicato è stato autorizzato sia da Ranstad che da Amazon. Noi possiamo permetterci la trasparenza. Ci auguriamo che sia un lusso che possa appartenere a tutti, in primis ai membri dell’assise comunale».

A fare eco alla nota di San Salvo Città Nuova, è un comunicato congiunto dei gruppi di maggioranza, San Salvo è, Noi San Salvo e Lista Popolare, che valutano il Consiglio comunale come una «una doppia sconfitta politica incassata dal centrosinistra, che poi è divenuta tripla per sua stessa volontà. L’opposizione – dicono – ha dovuto incassare la sconfitta per la delusione creata nell’animo di coloro che erano stati invitati a seguire il Consiglio poiché avrebbero assistito ad un fantomatico scoop. Scoop che non solo non c’è stato, ma che ha dato al sindaco la possibilità di rafforzare ancor di più la linea di coesione e compattezza fra gli organi istituzionali e con l’intera maggioranza». Dal centrodestra anche l’accusa di scarsa attenzione al supporto della mozione a sostegno delle donne iraniane, per cui sostengono, «l’opposizione di sinistra ha dovuto subire passivamente una lezione di grande civiltà sulle libertà fondamentali». La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, sono state «le accuse rivolte alla consigliera Di Filippantonio che, secondo il consigliere Fabio Travaglini, avrebbe pronunciato un’offesa nei suoi confronti. Niente di più infondato. Prudenza, calma, buon senso e diligenza, necessari all’incarico pubblico, avrebbero esortato il consigliere Fabio Travaglini di non aizzarsi in maniera così violenta contro la vicepresidente Di Filippantonio. Attendiamo con ansia le scuse nei confronti della medesima, infamata nel giorno del Consiglio Comunale sul rispetto delle donne, delle loro libertà e sulla parità di genere. Potrà anche portare la nostra mozione a Strasburgo, ma resta l’amarezza di constatare che le frasi a difesa delle donne pronunciate ieri erano, forse, vacue e convenzionali. Forse il consigliere Fabio Travaglini è il primo a non credere a quello che dice in difesa delle donne. E questo è un vero peccato per lui, un’occasione persa per dimostrare la verità della sostanza nelle parole».

Non si è fatta attendere la risposta dei consiglieri di centrosinistra Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Emanuela Tascone, Antonio Boschetti e Nicola Argirò che commentano il comunicato delle liste di maggioranza nel quale, dicono, «di politico e di amministrativo si legge ben poco». «Prudenza, calma, buon senso e diligenza – affermano – per noi dell’opposizione si accompagnano a rispetto, educazione, responsabilità e verità. Parole ed atteggiamenti questi che sono però ben lontani dalla maggioranza di centrodestra che considera l’assise civica una chiacchierata in strada tra conoscenti dove gli interventi delle opposizioni vengono addirittura sbeffeggiati e derisi, oltre che non ascoltati, soprattutto dal Presidente del Consiglio, Tiziana Magnacca, richiamata anche dal consigliere Gianni Mariotti, il cui ruolo istituzionale dovrebbe essere quello di ascolto e di neutralità in aula». Un centrodestra che “predica bene e razzola male”, quindi, quello tratteggiato dall’opposizione.

«Sulla coesione e sulla compattezza della maggioranza – affermano – non abbiamo mai avuto nulla da dire e a dirla tutta non è argomento di confronto e dialogo; di argomenti seri e non più rinviabili ce ne sono abbastanza. Il voler far passare la nostra interrogazione, lecita e concessa, come un tentativo di incrinare il rapporto tra sindaco e presidente del consiglio o tra i componenti stessi all’interno della maggioranza, è l’ulteriore modo della maggioranza di spostare il tiro altrove come ha sempre fatto nei cinque anni addietro. L’assise civica non è una trasmissione televisiva di gossip e cronaca rosa con scoop e dichiarazioni inedite, l’assise civica è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune. Ed è su questo che sono incentrati la nostra opposizione e il nostro lavoro». A breve, sottolineano «presenteremo anche una serie di proposte tese al bene e al benessere, oltre che allo sviluppo, alla crescita e alla tutela della città e dei cittadini».

Il centrosinistra risponde anche alla polemica sulle frasi pronunciate dalla vicepresidente del Consiglio. Sulle sue parole, dichiarano, «dubbi ce ne sono veramente pochi, ma la cosa che ci preoccupa abbastanza sono i comunicati stampa diramati dalla maggioranza che sono al limite del trash. Leggere poi – proseguono i consiglieri – che abbiamo subito passivamente la mozione a sostegno delle donne iraniane è del tutto errato ed è bene ricordare alla maggioranza di centrodestra che è stata la consigliera Bolognese a chiedere, al termine del suo intervento, un paio di forbici per procedere al gesto concreto del taglio di una ciocca di capelli quale atto di vicinanza verso tutte le donne e il popolo iraniano invitando poi le donne del consiglio comunale a fare altrettanto. La verità – aggiungono – è che la maggioranza di centrodestra si riempie la bocca di rispetto, educazione e buon senso, quando sono i primi a non rispettare il ruolo dei consiglieri di opposizione e a non rispettarci nei nostri interventi in aula».

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