«Siamo per il rispetto delle regole. Le ordinanze vanno applicate, lo diciamo sempre ai nostri associati. Ma non è che ogni episodio negativo debba essere imputato alla musica serale». Parla a nome degli esercenti del centro storico Tino Di Francesco, responsabile pubblici esercizi di Vasto in Centro, il consorzio dei commercianti del borgo antico.
Ribadisce che nessuna rissa è avvenuta nella notte tra il 30 settembre, la serata del concerto di Max Gazzè e dei fuochi d’artificio, alla vigilia dell’ordinanza con cui il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha anticipato lo stop alla musica notturna, inizialmente previsto per le tre in via straordinaria. L’unico episodio, accertato dal Commissariato di polizia, è stato un violento litigio avvenuto nella notte tra il 29 e il 30, quando tre persone livemente contuse sono state medicate al Pronto soccorso dell’ospedale San Pio.
MOVIDA E RIPOSO – Il problema è noto. Far coesistere esigenze diverse: il divertimento e il riposo. I residenti si lamentano perché non riescono a dormire. «Dobbiamo sempre cercare di trovare un compromesso, perché è interesse della città avere un centro storico che, per fortuna, è pieno di locali che la rendono viva», dice il presidente del consorzio, Marco Corvino. «Così facciamo in modo che i ragazzi di sera rimangano a Vasto e non si spostino in altre località, con i conseguenti rischi legati alla sicurezza stradale. Il weekend delle feste patronali dà respiro alle imprese commerciali in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, con i rincari delle bollette e l’aumento generale dei costi. Il consorzio si impegnerà a rafforzare la sicurezza nei locali. Capisco che i residenti abbiano esigenze diverse. Va detto che in estate la musica serale all’aperto si è fatta una volta solo a settimana con l’evento Le piazze della musica. È nell’ordine delle cose che, in occasione delle feste patronali e di sabato sera, possa esserci un po’ più di intrattenimento. Credo che questo contribuisca a rendere il centro storico il cuore pulsante della città, sempre nel rispetto delle ordinanze».
«Abbiamo chiesto all’assessora al Turismo, Licia Fioravante – racconta Di Francesco – un orario più lungo almeno per quei giorni di festa, in modo da non dover concludere all’una l’intrattenimento musicale. L’amministrazione è venuta incontro a questa richiesta. Poi, all’improvviso, nella mattinata del 1° ottobre abbiamo saputo della seconda ordinanza, che imponeva lo stop all’una per la notte tra sabato e domenica e il divieto per la notte tra domenica e lunedì. Molti esercenti sono rimasti delusi da questa ordinanza inaspettata. Avevano già ingaggiato le band per suonare all’aperto proprio perché sapevano dell’esistenza del precedente provvedimento, che prolungava gli orari della musica alle 2 nella notte di San Michele e alle 3 in quelle di venerdì e sabato. Non è che, se fermiamo la musica, le gente torna a casa. Perciò abbiamo anche chiesto che di sabato il limite venga innalzato dall’una alle 2 perché, se in altri comuni lo stop è un po’ più in là, i ragazzi di sabato vanno via da Vasto. La festa patronale è un evento straordinario ed è stata una bella edizione. Siamo per il rispetto delle regole e lo chiediamo sempre ai nostri associati. Ma non è che ogni episodio negativo debba essere imputato alla musica serale».