Continua l’analisi del voto elettorale degli esponenti della politica abruzzese. Con i seggi di Camera e Senato assegnati ormai in via definitiva, non mancano i delusi dal risultato ottenuto. Caso emblematico è quello della Lega che, in Abruzzo, registra un consenso di poco superiore all’8%. Voti che portano il Carroccio ad ottenere un risultato definito “deludente”, con l’elezione di un solo deputato: l’economista Alberto Bagnai eletto nell’uninominale in provincia di Chieti. Mancata rielezione per il segretario regionale e deputato uscente, Luigi D’Eramo. Il nono seggio della Camera, sui 13 disponibili in Abruzzo, è andato infatti al Partito democratico, che porta in Parlamento Stefania di Padova, assessore comunale di Teramo.
Particolarmente critico nei confronti del risultato elettorale, al punto da arrivare a chiedere le dimissioni di D’Eramo, è il suo predecessore alla segreteria del Carroccio, Giuseppe Bellachioma. Deputato uscente, Bellachioma, in questa tornata elettorale, ha rifiutato la candidatura alla Camera. «Ritengo necessario e oltremodo legittimo chiedere le dimissioni del segretario regionale della Lega Luigi D’Eramo, con relativo azzeramento di tutte le cariche regionali e provinciali, nonché della segreteria politica del partito e di ogni ulteriore vertice decisionale che ha contribuito a questa disfatta – scrive Bellachioma in una nota -. Alla luce dei risultati della Lega Abruzzo ottenuti in occasioni delle recenti elezioni politiche nonché della mancata rielezione del segretario regionale Luigi D’Eramo, mi corre l’obbligo, in qualità di fondatore del partito, di richiamare tutti ad un atteggiamento di coerenza e di responsabilità. È necessario un cambio di passo ora e non più tardi – aggiunge – perché aver preso l’8 %, dopo aver toccato vette inimmaginabili di consenso, può essere solo l’inizio della fine per la Lega in Abruzzo, tenendo ben presente che fra un anno e mezzo ricorrono le elezioni regionali e non è consentito a nessuno di finire a distruggere un patrimonio politico faticosamente costruito in un decennio prima di arrivare al 28% delle regionali e al 35% delle europee». Secondo Bellachioma «la Lega Abruzzo va riconsegnata ai bravi amministratori locali, ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri, ma ancor di più va restituita ai militanti che hanno messo cuore e passione (e spesso anche denaro proprio) per dimostrare spirito di appartenenza ad un partito che non ha più un’anima, dilaniato da litigi, fuoriuscite, abbandoni e con una gestione discutibile anche per quanto riguarda le nomine ed incarichi regionali e decisioni politiche incomprensibili e scellerate».
A “bilanciare” le parole di D’Eramo è il parere degli esponenti vastesi del Carroccio, il consigliere comunale Giuseppe Soria, il coordinatore del partito di Vasto Ermanno Falone e i direttivi locale e territoriale che si dicono soddisfatti «per la tenuta della Lega nel vastese rispetto alle parlamentarie del 2018».
«Per esperienza –scrivono in un comunicato – abbiamo imparato a confrontare le elezioni tra analoghe consultazioni e non possiamo non constatare che nel nostro territorio ci sono comuni come Monteodorisio, Palmoli, Castiglione Messer Marino dove si è avuto un incremento percentuale delle preferenze rispetto a quattro anni orsono. Addirittura, un lieve incremento si è avuto anche a San Salvo dove pure nelle ultime settimane si sono registrate delle defezioni e dove qualcuno ha registrato una perdita di 400 preferenze rispetto a soli pochi mese fa con la Lega che intanto saliva al 7,22%; mentre una tenuta sostanziale si è registrata a Furci e Cupello. Risultati che ci fanno guardare al futuro con entusiasmo e voglia di fare, che ci presentano una Lega ormai radicalizzata sul territorio al di là dei personalismi grazie al lavoro e all’impegno dei nostri leader e di molti uomini e donne che credono in un progetto liberale di crescita e di sicurezza, di un Paese moderno come quello che la Lega immagina. Siamo felici – sostengono – che finalmente il Paese abbia scelto come propria guida una coalizione unita e coerente come quella del centrodestra in cui, siamo certi, la Lega rivestirà un ruolo importante per dare risposte concrete alle emergenze e per la crescita della nostra Italia e del nostro territorio. E con queste certezze, senza lasciarci prendere dal troppo entusiasmo quando le cose vanno benissimo né dallo sconforto quando vanno meno bene, ma sempre con i piedi ben piantati a terra, lavoreremo per essere pronti alle prossime sfide elettorali che siamo certi sapranno regalare nuovi successi a tutta la coalizione e alla Lega in primis».