Appello a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche affinché si affronti il tema della massiccia presenza dei cinghiali sul territorio. A lanciarlo è Camillo D’Amico, consigliere comunale di Cupello, che invita gli esponenti politici «a non sottovalutare e sottacere questa problematica perché parlandone riavvicina e non allontana l’interesse degli elettori».
Secondo D’Amico, oltre alle tematiche nazionali e internazionali che influiscono sui recenti rincari di beni e fonti energetiche, non bisogna dimenticare il tema dei cinghiali, «da anni emergenza sociale». «Come s’intende non produrre idee ma soluzioni e azioni concrete per questo problema?», si chiede D’Amico. «Troppe idee sono state lanciate a caso senza che il problema trovasse una soluzione sostanziale e definitiva. Abbiamo avuto solo dei palliativi e idee strampalate come cacciarli con archi e frecce».
«I cinghiali – aggiunge D’Amico – unitamente ai lupi, loro antidoti naturali, sono arrivati sul mare generando pericolo per l’intero ecosistema e per gli esseri umani; si somma poi l’aumento consistente di cervi e caprioli, il tutto sta generando un abbandono crescente delle produzioni agricole. Le istituzioni giocano una partita complicata perché non esiste coordinamento e affrontano il problema senza una quadro normativo chiaro e attuale. C’è poi il complesso iter burocratico da affrontare quando, qualche amministratore locale, manifesta scelte decise perché bisogna attendere il parere dell’Ispra che ha una visione lontana anni luce dalla realtà come sta accadendo al Comune di Vasto il cui sindaco Menna vorrebbe affrontare il problema nella riserva di Punta Aderci con le gabbie di cattura».