Mentre il Lanciano Calcio 1920 ha iniziato la nuova stagione di Eccellenza lontano da casa e sul sintetico del Comunale di Scerni qualcosa inizia concretamente a muoversi per la riqualificazione e ristrutturazione dello stadio comunale “Guido Biondi”. Come affermato a Chiaro Quotidiano dall’assessore allo sport Danilo Ranieri, nei giorni scorsi ed in quelli a venire ci sono stati dei primi piccoli lavori di pulizia, con il taglio e lo sfalciament0 di tutte quelle erbacce che purtroppo da mesi hanno preso il posto del verde manto da gioco, «si tratta di piccole opere accessorie che noi come Comune possiamo svolgere in autonomia grazie all’aiuto dei nostri operai e con il sostegno dell’Ecolan – afferma Ranieri – niente in confronto al grande lavoro che ci attende, ma per lo meno abbiamo iniziato a pulire ed a rendere più igienico ed accessibile il passaggio verso il terreno di gioco. Entro fine mese – sottolinea l’assessore – dovremmo avere accesso al mutuo che nel pieno rispetto del cronoprogramma originario ci permetterà nel mese di ottobre di iniziare con il cantiere vero e proprio».
Nello scorso mese di agosto prima della chiusura del bilancio di previsione del 2022, la giunta Paolini aveva destinato all’impianto la somma di 100mila euro. Questo importo sarà erogato dall’Istituto per il Credito Sportivo dopo un incontro avuto in video conferenza tra il presidente dell’ente Andrea Abodi e lo stesso Ranieri accompagnato dal sindaco Filippo Paolini. «Dopo un lungo periodo di abbandono e totale immobilismo – aveva sottolineato l’assessore allo Sport – questa prima tranche di risorse permetterà d’iniziare la riqualificazione e le prime migliorie per riaprire il Biondi nel minor tempo possibile». Oltre al disastrato manto erboso ormai completamente compromesso, i primi interventi dovrebbero riguardare il rifacimento di due spogliatoi, di quello riservato all’arbitro e poi di parte della tribuna. La situazione più impegnativa riguarda però il rettangolo di gioco che potrebbe essere sostituito da una copertura in sintetico più moderna, resistente e soprattutto con costi di gestione più economici.
