In attesa della discussione al Comitato Via della Regione, il progetto di una centrale biometano a Monteodorisio fa un passo in avanti. L’Arap ha dato il proprio nulla osta all’insediamento produttivo in Val Sinello per quanto riguarda le proprie competenze e ha assegnato i terreni che dovrebbero ospitare l’impianto.
La proposta di centrale è stata presentata dalla Metanab srl di Cittaducale (Rieti) con un progetto elaborato dalla Stamnos Mobility di Viterbo. Questa dovrebbe produrre biometano, anidride carbonica e fertilizzanti biologici (questi ultimi sarebbero dagli scarti del processo produttivo) processando 36.463 tonnellate annue di frazione organica (Forsu), circostanza che è tra le principali criticità evidenziate nelle proprie osservazioni da associazioni e movimenti che vedono nel progetto un concorrente privato all’impianto Ladurner in fase di ultimazione all’interno del Civeta e per il quale il territorio non garantirebbe il fabbisogno di rifiuti.
L’investimento stimato, si legge nella documentazione presentata, è di 19 milioni di euro con una ricaduta occupazionale di 10 unità una volta a regime (7 all’entrata in funzione).
La società ha già opzionato i terreni che dovrebbero ospitare l’attività: oltre 25mila metri quadri nel tratto iniziale della zona industriale della Val Sinello per i quali è chiamata a stipulare i contratti definitivi entro due anni dalla delibera di approvazione dell’Arap che porta la data dell’8 settembre scorso. Nella stessa delibera Arap si può leggere, inoltre che nei riguardi della società è stato stabilito il divieto di svolgere qualsiasi altra attività e/o commercio al dettaglio.
L’atto dell’Agenzia Regionale per le Attività Produttive non è quello definitivo per l’avvio del cantiere. Va precisato che il via libera dell’Arap è di natura urbanistica e non ambientale. Per quest’ultimo aspetto, decisivo, si dovrà attendere la già citata seduta del Comitato Via che a oggi non è ancora stata fissata.
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