Un’altra morte sul lavoro in Abruzzo. Un operaio è rimasto ucciso in una fabbrica di Marina di Mosciano Sant’Angelo (Teramo). L’incidente è accaduto all’interno della Metallurgica Abruzzese, la vittima è Tonino Fanesi, 49enne di San Benedetto del Tronto che lascia tre figli.
L’uomo stava effettuando la manutenzione di un macchinario che si sarebbe attivato colpendolo alla testa.
Le ferite si sono rivelate fatali. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per l’operaio non c’è stato nulla da fare. I carabinieri della stazione locale e gli uomini del Servizio di prevenzione e sicurezza del lavoro della Asl. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sul caso.
«È inaccettabile perdere la vita sul lavoro per la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti. La sicurezza non è un costo – è il commento della Cisl Abruzzo Molise – Gli incidenti e le morti sul lavoro restano l’emergenza più grande. Sindacati e imprese devono essere parte attiva di una strategia di contrasto fatta di controlli, investimenti e formazione. Servono misure repressive, più controlli, più ispettori e medici del lavoro. È evidente che c’è un problema di controlli e di ispezioni che non sono oggi sufficienti».