Con lo squillo della prima campanella è iniziato questa mattina, per gli studenti frentani, l’anno scolastico 2022- 2023. Un percorso nuovo, che vede dopo due anni pesantemente condizionati da chiusure, didattica a distanza e distanziamento, un ritorno alla normalità e ad una condivisione che il covid e la pandemia hanno pesantemente stravolto. Infatti tra i banchi e nelle classi non ci saranno restrizioni di nessun tipo e decade anche l’obbligo di indossare la mascherina. Di questa nuova normalità, delle altre problematiche ma anche dei tanti progetti messi in campo per la scuola frentana, abbiamo parlato con Angelo Palmieri, assessore all’Istruzione dell’amministrazione Paolini. «Finalmente si torna a parlare di scuola e di programmi senza lo spauracchio della pandemia: questo non significa che il virus non ci sia più ma probabilmente nei ragazzi e nelle famiglie c’è una volontà mentale di mettere, si spera definitivamente, da parte questa problematica, il che non vuol dire sottovalutarla, ma semplicemente guardare con maggiore ottimismo al futuro, questo – sottolinea Palmieri – è dimostrato anche dall’affluenza molto bassa relativa ai due giorni di screening organizzata dal Comune insieme alla Asl, alla vigilia della riapertura degli istituti che, nella giornata di sabato 10, ha fatto registrare soltanto settanta tamponi processati, fortunatamente tutti negativi.
Guardando più sul concreto oltre all’utilizzo degli impianti di sanificazione in dotazione dalla scorsa primavera e per quello che riguarda i quattro istituti comprensivi comunali, abbiamo ricollocato alla “Umberto I” le classi ospitate nei locali della Scuola Civica, riportato alla “Principe di Piemonte” quattro classi della primaria ubicate nei locali comunali. Inoltre – ha sottolineato l’assessore – a brevissimo saranno completati i lavori della palestra della “D’Annunzio” che tornerà quindi ad essere fruibile». E se il Covid sembra finalmente aver allentato la sua morsa, altre problematiche non meno importanti chiedono risposte rapide e concrete, una di questi riguarda l’aumento dei costi di gestione dei servizi a cui si collega strettamente quello del caro energia, che con il conflitto russo-ucraino ancora in corso potrebbe condizionare, con l’arrivo dell’inverno, anche il comparto scolastico, «Giorni fa – afferma Palmieri – abbiamo avuto un incontro riguardante sia il servizio mensa che il trasporto scolastico, a cui ha partecipato anche la dott.ssa Di Tommaso della Asl: in particolare per il servizio di ristorazione nelle scuole c’è stato un netto aumento, pari al 15% da parte delle famiglie che vogliono usufruirne ma purtroppo i fondi derivanti dai nuovi bandi saranno accessibili solo alle nuove cooperative e non a quelle già esistenti che ad esempio forniscono il servizio a Lanciano: tuttavia – prosegue l’amministratore – a gennaio 2023 con lo scatto Istat una percentuale del 10% di questi fondi potrebbe essere destinata anche a società ed enti già esistenti.
Per quanto riguarda il caro energia è impensabile anche solo razionare le forniture per il riscaldamento e l’illuminazione e – afferma Palmieri – su questo garantisco la massima serietà ed impegno da parte del comune: chiaramente la situazione politica italiana con la fine del governo Draghi e quello futuro che dovrà essere scelto non facilita, anzi complica quella geopolitica internazionale con la guerra in Ucraina che non favorisce l’approvvigionamento energetico e determina anche il costo elevato delle utenze: come amministratori – dice ancora l’assessore – pretendiamo garanzie e risposte concrete dallo Stato, al di là di quali partiti andranno a governare». Ma fortunatamente il futuro della scuola frentana non passa solo da ostacoli e problematiche ma anche da progettualità e novità interessanti per i piccoli e grandi studenti «venerdì 9 abbiamo presentato tre nuovi ed interessanti progetti da sviluppare in sinergia con partner quali Pedibus, Scuola Civica “F. Fenaroli” ed Ecolan che riguardano diversi aspetti e tematiche culturali e sociali: queste – confida Palmieri – sono soltanto le prime di una serie di iniziative, idee e collaborazioni che, nel medio futuro, intendiamo sviluppare parallelamente all’attività formativa dei vari istituti».
Una bella novità arriva invece per il settore scolastico dedicato agli adulti ed agli stranieri infatti il C.P.I.A. Centro Provinciale Istruzione Adulti di Chieti, che si rivolge anche agli immigrati ed ai cittadini esteri qui residenti, avrà finalmente a disposizione una sede fissa e passerà da due a tre classi. Un fondamentale supporto alla gestione questo servizio lo avranno la parrocchia ed il comitato della chiesa di San Pietro Apostolo a cui il comune destinerà un contributo di 500 euro mensili.