Il tenore vastese Domenico Travaglini nell’omaggio a Pavarotti al Teatro di Modena

«Cantare al Teatro Pavarotti-Freni Modena è, di per sé, un onore. Farlo in questa data e in quest’opera è stato davvero un  privilegio». Domenico Travaglini non nasconde l’emozione dopo aver preso parte, lo scorso 6 settembre, al Rigoletto al Teatro Comunale di Modena, nella serata-omaggio in memoria di Luciano Pavarotti, scomparso proprio il 6 settembre di quindici anni fa. Il tenore vastese è una delle voci del Colsper, Coro lirico sinfonico di Parma e dell’Emilia Romagna che, con l’Orchestra Senzaspine, ha già debuttato con l’opera di Verdi al Teatro Duse di Bologna. L’opera è diretta dal Maestro Matteo Parmeggiani con la regia di Giovanni Dispenza.

Travaglini al Teatro di Modena

Ma la serata del 6 settembre, organizzata dalla Fondazione Luciano Pavarotti con il Comune di Modena e la Fondazione di Modena, ha avuto un sapore speciale. «Erano i 15 anni da quando la più bella voce di tenore, che ha saputo insieme incantare i grandi teatri del mondo e arrivare alle masse senza snaturare se stesso, ci ha lasciati – dice Travaglini -. Cantare nella sua Modena, nel teatro a lui intitolato, il Rigoletto – una tra le opere che più di tutti lo identificano – è un’emozione che non si può raccontare». Per il tenore vastese l’esperienza con il coro Colsper, formazione con tanti giovani talenti della musica lirica, si sta rivelando formativa ed emozionante. E, senza dubbio, poter prendere parte all’omaggio ad un Maestro come Luciano Pavarotti, nella sua casa, è una di quelle tappe del percorso artistico – e anche di vita – difficili da dimenticare.

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