La questione PalaHistonium continua a tenere banco. Dopo anni di silenzio assoluto nelle ultime settimane si è di nuovo acceso il dibattito riguardante la gestione prossima ad essere affidata. Non è una novità, l’Asd Tennistavolo Vasto ha presentato regolare domanda ma a questa si è aggiunta una seconda proposta, al vaglio dell’amministrazione comunale.
Stefano Comparelli, totem del club vastese e presidente della Fitet Abruzzo è tornato a farsi sentire con una lunga “lettera aperta” indirizzata al sindaco Francesco Menna. Dove vengono, di nuovo, evidenziati i punti che favoriscono il club vastese con un lavoro portato avanti negli ultimi dieci anni ma soprattutto dei requisiti che mancherebbero all’altra società interessata all’impianto sportivo vastese.
«Dopo essere venuto a conoscenza di una nuova proposta presentata da altro soggetto privato – si legge nel comunicato a firma del presidente Comparelli – ritengo utile puntualizzare alcuni prerequisiti che rendono l’ASD Tennistavolo Vasto (prima proponente) il soggetto assolutamente preferenziale, nonché detentore dei maggiori diritti a riguardo almeno per quanto prescritto dalla normativa sia regionale che nazionale. Investito della questione dal Consiglio direttivo dell’ ASD TT Vasto, dopo una serena analisi delle due proposte presentate, prima di riportare i riferimenti normativi che con limpidezza determinano quali sono i requisiti che devono possedere eventuali affidatari che inoltrino richieste di affidamento in gestione di strutture sportive di proprietà di Enti, appare giusto rilevare come la proposta presentata dopo circa un anno da quella della ASD TT Vasto, sia stata presentata da soggetto privato non costituitosi, al momento della presentazione, in alcun organismo sportivo, né di natura societaria, né Associativa e quindi, di fatto, mancante della primaria condizione giuridica stabilità da ogni norma regionale o nazionale che disponga riguardo all’affidamento di strutture sportive di proprietà di Enti pubblici. Da un nostro rinvenimento degli atti relativi, appare altresì evidente come risulti committente dei lavori di ristrutturazione e della progettazione inerente una Società di Capitali con sede in Puglia, condizione che tanto più non contribuisce alla realizzazione delle condizioni di cui sopra. Seppur il prerequisito richiesto fosse maturato in fase successiva alla presentazione della domanda, la stessa non
potrebbe comunque essere presa in considerazione proprio perché in difetto del requisito essenziale nel momento della sua protocollazione».
Comparelli parla anche di ritardo e mancata collaborazione da parte dell’amministrazione: «Spiace purtroppo rilevare quanto il ritardo di codesta Amministrazione nel fornire riscontro alla richiesta , in spregio della tempistica stabilita dalla norma in materia, non deponga nel senso di una fattiva collaborazione e contraddice nei fatti invece quanto contenuto in una richiesta del 2019 rivolta al Presidente Nazionale FITeT, Renato Di Napoli, nella quale era riportata una sua precisa istanza mirata a far divenire l’impianto sportivo in oggetto un “Centro Federale FITET” di natura Macro regionale o Nazionale. Volontà palesata di questa amministrazione culminata con la firma di un Protocollo di Intesa, firmato, alla mia presenza nella “Sala Vennitti” del Comune di Vasto, da lei ed il Presidente nazionale FITeT, recatosi appositamente sul posto per l’occasione. Ritengo a questo punto legittimo chiedersi se, allo stato attuale, vi sia stato un cambiamento di programma e quale siano le motivazioni che lo abbiano determinato».
Il progetto presentato dal Tennistavolo Vasto, stando a quanto scritto nella lettera da Comparelli: «Risulta ispirato a criteri di ridottissimo impatto ambientale nonché di rigenerazione ed utilizzo dell’esistente con un serio progetto di riqualificazione anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, da realizzare tramite l’installazione di materiali ed attrezzature a basso consumo energetico e ad impianti di produzione alternativa di energia tali da rendere autosufficiente la gestione anzi in grado di produrre e vendere la produzione energetica residua oltre a prevedere l’installazione di servizi di pubblica utilità. Contraddire nei termini tutto questo significa compiere una sconsiderata opera di svalutazione dell’impegno di volontari del sociale che invece meriterebbero ben altra considerazione e che nello sport rappresentano ancora l’ultimo caposaldo sociale, l’ultimo baluardo civico». Una delle tante puntate riguardanti la gestione del PalaHistonium, il presidente Stefano Comparelli ha detto la sua mandando un messaggio al sindaco Francesco Menna, l’impressione è che la risposta non tarderà ad arrivare.
Il testo completo della “lettera aperta”: