Dopo due anni torna il Dono, la festa della civiltà contadina frentana

In questi anni difficili, tanti sono stati gli appuntamenti che la pandemia ed il Covid hanno tolto alla gente di Lanciano e, la sfilata dei carri per il Dono alla Madonna del Ponte è forse uno dei riti più sentiti: una festa dai caratteri diversi, che si celebra sulla base di una forte connotazione cristiana com’è appunto la devozione nei confronti della Vergine ma al tempo stesso ha anche un lato tipicamente rurale, che ci parla del lavoro della terra e dei suoi frutti, del sudore dei contadini e del ciclo delle stagioni e dei mesi. Senza dimenticare i riferimenti ancestrali ed al paganesimo sempre presente, seppur nel substrato, negli usi e nei costumi della civiltà contadina frentana ed abruzzese: del resto il dono di fiori, frutta, ortaggi e prodotti della terra ricorda molto le cerimonie simili che avvenivano nell’antica Grecia prima ed a Roma in seguito con cui il popolo attraverso queste offerte, chiedeva aiuto, protezione e sostegno alle numerose divinità del pantheon classico, su tutte quella Cerere, dea materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni, tant’è che si pensava che avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi.

Il Dono ricade non a caso l’8 settembre, giorno della Natività della Vergine e fin dalla mattina partendo dai Viali, fino in piazza Plebiscito, Lanciano si colora di profumi, suoni e fede quella che le trentatré contrade frentane mostrano alla santa patrona, la Madonna del Ponte. I carri allegramente allestiti per l’occasione, sfilano in festa sul corso Trento e Trieste con frutta, verdura, dolci, animali che attirano come sempre l’attenzione dei più piccoli e le immancabili riproduzioni delle scene di vita contadina. Quello che prima, con tutta probabilità era un corteo di donne che intonavano canti e inni sacri, è diventato un appuntamento ben più folcloristico e pittoresco in cui i carri allegorici prendono la scena delle Feste per una mattinata intera.


«Sarà un’edizione a sorpresa quella di domani, dopo due anni di stop, è difficile ripartire». A dirlo è il presidente del comitato delle Feste di Settembre 2022, Nicola Piscopo, alle prese con i preparativi della sfilata dei donativi. «Non è stato semplice contattare tutte le contrade dopo i due anni di stop imposti dal Covid, ma ho cercato di andare personalmente nelle case dei contadini e capire le loro necessità e la loro volontà.

E non ho trovato porte chiuse, anzi. – dice Piscopo – Non ho contezza di quanti carri sfileranno effettivamente domani al Dono, forse sarà un po’ sottotono rispetto alle edizioni pre Covid, ma di sicuro non mancherà la voglia di omaggiare la nostra Santa Patrona, come si deve». Alle 9, dunque, si parte con la tradizionale sfilata dei donativi che, dai Viali, scenderanno in piazza Plebiscito tra canti, musiche, suoni e frutti della terra. Alle 19.30, sul palco allestito in piazza Plebiscito, concerto dedicato alla Madonna del Ponte Regina del Popolo Frentano del Coro Cappella Musicale “Madonna del Ponte” e a seguire tradizionale vendita dei donativi bandita da Francesco Kingo Paone.

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