Un ulivo, messo a dimora nei giardini di palazzo d’Avalos, farà memoria di Valter Marinucci, morto il 31 marzo 2021. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nel mondo culturale e in quello cattolico e associativo. Per questo, l’associazione Amici del Toson d’Oro, che a lungo ha guidato, ha voluto ricordarlo con un gesto dal forte valore simbolico.
Ieri pomeriggio sono stati il nuovo presidente dell’associazione, Manuel Giorgetti, e l’assessore alla cultura di Vasto, Nicola Della Gatta, a scoprire la targa dinanzi all’albero di ulivo che ricorderà Marinucci. Don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore, dove Valter ha guidato a lungo l’Azione Cattolica, lo ha ricordato nella preghiera. Presenti molti amici di Valter e diversi appartenenti all’associazione con gli abiti storici della rievocazione del Toson d’Oro.
Il sacerdote ha sottolineato come «l’ulivo sia fortemente simbolico sia per la sua longevità – che attinge linfa dalle robuste e profonde radici – sia per le sue bacche dalle quali si ottiene l’olio. Radici, immagini della tradizione ben ancorata al terreno, e olio rimando alla consacrazione dei sacerdoti, dei re e dei profeti, ossia ad un sguardo divino sulla storia. Cielo e terra si incontrano in questo ulivo che guarda da un lato verso il mare e dall’altro verso la chiesa di S. Maria Maggiore affiancata dal suo alto campanile. Una pianta per fare memoria di Valter, uomo che ha saputo coltivare le tradizioni e nello stesso tempo guardare al futuro scommettendo sui giovani, oggi – alcuni dei quali – divenuti adulti e professionisti. Una pianta radicata fortemente nel terreno che non rinuncia a darci il sapore del cielo».