Offese sui social, anche il Pd Abruzzo contro la “delibera bavaglio” del Comune di Cupello: «Va ritirata»

Continua a tenere banco a Cupello la querelle sulla “delibera bavaglio”, approvata dalla Giunta il 4 agosto, con la quale il sindaco ha querelato un cittadino «per presunte frasi diffamatorie espresse sulla propria pagina Facebook». Alle voci degli esponenti dell’opposizione che hanno aspramente criticato il provvedimento, definendolo un atto con «intento intimidatorio», si aggiungono quelle del partito democratico abruzzese.

«Abbiamo appreso con perplessità dell’approvazione, da parte della Giunta comunale di Cupello, di una delibera che autorizza il sindaco a querelare per diffamazione taluni privati cittadini accusati di esprimere a mezzo social critiche ‘eccessive’ nei confronti dell’amministrazione comunale – si legge in una nota stampa firmata dal responsabile dell’organizzazione, Daniele Marinelli -. Di fronte a questa notizia non possiamo nascondere la nostra preoccupazione, trattandosi di un atto pensato per intimorire e frenare l’esercizio del diritto di critica verso le decisioni amministrative operate dalla maggioranza di centrodestra che guida il Comune».

«Il legittimo dissenso e la libera espressione del pensiero – afferma Marinelli – sono pilastri su cui poggia la nostra civiltà democratica. È dovere delle autorità cittadine, pertanto, alimentare e sostenere ogni forma di dibattito e di confronto, anche quelli più franchi e severi, in quanto rappresentano uno strumento chiave per migliorare la qualità delle decisioni pubbliche e contribuire alla loro legittimità democratica. A nome della comunità del Partito Democratico facciamo nostro l’appello della senatrice a vita Liliana Segre e auspichiamo che la delibera venga presto ritirata». 

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