Da Michele Celenza, già presidente dell’associazione Porta Nuova, riceviamo e pubblichiamo un ricordo dell’avvocato Vittorio Emanuele Russo.
Sento il dovere di rendere pubblicamente omaggio a Vittorio, uomo eminente sotto molti aspetti. Tralascio i ricordi personali. Desidero però ricordare l’opera che egli gratuitamente accettò di svolgere (insieme a Maria Grazia), poco più di dieci anni fa, in uno dei momenti di maggiore vitalità civile della nostra città: quando a fianco e all’interno della mobilitazione cittadina contro la centrale a biomasse a Punta Penna, spese generosamente il suo tempo, le sue notti, la sua competenza, la sua voce appassionata e vibrante.
Se i luoghi che ci sono cari si sono in qualche modo preservati, questo lo dobbiamo anche a lui. La città dovrebbe essergliene grata.
Uomini come lui lasciano un segno. È compito di chi resta che non si cancelli.
Grazie Vittorio, ci mancherai.
Michele Celenza