Decine di carcasse di autovetture erano depositate in un terreno agricolo che, di fatto, era utilizzato, senza autorizzazioni per la demolizione e lo smaltimento di autoveicoli. A scoprire la discarica abusiva di circa 2500 metriquadri è stato il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pescara, nell’ambito del costante monitoraggio del territorio.

«L’individuazione del sito – spiega una nota delle fiamme gialle – è stata possibile grazie ai sorvoli eseguiti dalla componente aerea del Corpo, nonostante il terreno fosse ubicato ai margini di un’area industriale, ben mimetizzata tra la folta vegetazione e lontano da occhi indiscreti. L’attenzione dei finanzieri è stata attratta dalle numerose autovetture in pessime condizioni, molte delle quali parzialmente smontate, localizzate all’interno di una struttura organizzata e ben delineata da un’apposita recinzione. Un più approfondito controllo ha permesso di appurare che non sussisteva alcuna autorizzazione per l’esercizio di un’attività commerciale nell’area e che la stessa non era nemmeno classificata come centro di stoccaggio o discarica».
I militari «hanno bloccato l’illecito smaltimento di oltre 100 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, costituiti principalmente da veicoli fuori uso di cui alcuni privi di targa e mancanti di parti essenziali per il loro funzionamento, parti di ricambio di autoveicoli, nonché materiale di vario genere. I predetti rifiuti risultavano in evidente stato di abbandono sul terreno privo di qualsiasi sistema di raccolta o contenimento dei liquidi pericolosi contenuti nei mezzi, con il conseguente rischio di contaminazione del sottosuolo e delle falde acquifere».
Per questo la guardia di finanza ha denunciato il proprietario del terreno per la realizzazione di una discarica abusiva. «L’attività proseguirà con i dovuti approfondimenti degli aspetti gestionali e contabili, in sinergia con la componente territoriale per quantificare le violazioni alla normativa fiscale».