Offese sui social, Comune di Cupello querela un cittadino. Le opposizioni: «È una delibera-bavaglio»

Consiglieri comunali di opposizione, partiti e movimenti civici di Cupello, fanno fronte comune nel contestare la delibera della giunta «con la quale si autorizza il sindaco a querelare un privato cittadino per presunte frasi diffamatorie espresse sulla propria pagina Facebook. Oltre al cittadino in particolare, la delibera fa riferimento a un concorso di persone, per cui, allo stato attuale, non si conoscono quanti e quali cupellesi sono coinvolti nella vicenda e rientrano in questa sorta di lista di proscrizione».

La delibera n.78, approvata nella seduta di giunta presieduta dal sindaco Graziana Di Florio del 4 agosto 2022, ha come oggetto “Conferimento incarico legale per tutela dell’onorabilità e dell’immagine del Comune di Cupello”. Secondo il documento, il «soggetto fisico individuato, il cui nome viene omesso per motivi di privacy», attraverso una pagina facebook ha pubblicato «articoli, post e commenti con contenuti, irreali e gravemente offensivi sull’operato di questo Comune, contenenti affermazioni gravi e diffamatorie contro il Sindaco e questa amministrazione comunale». Secondo la giunta «il contenuto diffamatorio di dette pubblicazioni è gravemente lesivo del buon nome e dell’immagine giuridico-istituzionale del Sindaco e dell’Amministrazione nel suo complesso e come tale non inerisce esclusivamente alle persone ma coinvolge il ruolo ricoperto». Questo ha portato la giunta ad «autorizzare il Sindaco a presentare atto di querela» nei confronti del cittadino di cui non è stato reso pubblico il nome.

Ma per le opposizioni, in quella che viene ritenuta una «delibera-bavaglio» vi è un «intento intimidatorio sotteso all’adozione di tale atto, in virtù del quale, d’ora in avanti, qualsiasi privato cittadino, che liberamente e legittimamente esprima un giudizio critico nei confronti dell’Amministrazione comunale e della maggioranza che la sostiene, rischia di trovarsi querelato per diffamazione.Tutti noi siamo convinti che il diritto di critica sia un momento fondamentale di libertà, nonché un importante strumento di controllo in mano a ciascun cittadino. Crediamo che alla critica, anche se dura e severa, non si debba rispondere con denunce o con minacce più o meno velate, bensì opponendo argomentazioni e un sano e democratico dialogo».

I due gruppi consiliari di minoranza, Insieme per Cupello e Risposta Civica, inviato una nota urgente al Prefetto di Chieti, «chiedendo di valutare e verificare la legittimità della delibera e, laddove necessario, di invitare la Giunta al ritiro o a una sostanziale modifica dei contenuti». A questo atto ufficiale si uniscono altre forze politiche quali il  Movimento 5 Stelle Attivisti Cupello, il Partito Democratico, il Partito Comunista e varie associazioni politico–culturali che «hanno palesato, tramite un manifesto pubblico unitario, la forte contrarietà all’opinabile azione messa in atto dall’Amministrazione comunale di centrodestra che guida Cupello».

Per i firmatari del manifesto si tratta «di un’azione antistorica, oltre che dal chiaro sapore intimidatorio di cui non solo, tutti insieme, chiediamo l’immediato ritiro, ma anche un deciso cambio di passo nel confronto e nelle relazioni politiche e istituzionali. Esprimiamo vicinanza a chi sarà oggetto di querela e chiediamo che nessuno sia destinatario di intimidazioni e atteggiamenti di pressione psicologica che limitino la libertà di esprimere liberamente le proprie opinioni».

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