«Dopo mio marito anch’io perderò il lavoro: sono tra gli unici 22 precari non stabilizzati dalla Asl»

«Ho due figli. Mio marito ha perso il lavoro durante la pandemia. Perciò, appena ho letto che la Asl cercava personale, mi sono buttata: sono partita dalla Campania per venire qui in Abruzzo. Ora, dopo un anno e mezzo di lavoro all’ospedale di Vasto, sono tra gli unici 22 precari non stabilizzati dalla Asl perché abbiamo un contratto di co.co.co. Non è giusto, vogliamo avere gli stessi diritti degli altri». Anna Parato, operatrice socio sanitaria di 36 anni, racconta a Chiaro Quotidiano la precarietà di un lavoro che terminerà il 30 settembre. E si rivolge all’azienda sanitaria e alla Regione Abruzzo.

Intervista di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

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