«Sarebbe bello poter partecipare, nonostante le divergenze politiche e di visione, ad un dibattito costruttivo e sinergico per la messa in opera di progetti virtuosi, come quello preso in esame nell’ultimo consiglio comunale: un nuovo e dignitoso canile per Vasto. Il dispiacere quindi è nostro perché non è mai possibile dialogare con una giunta così ostica e autoreferenziale, che apprezza le minoranze solo quando deliberano alle loro condizioni. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Prospero, spiega perché ieri non ha partecipato al voto sul progetto del nuovo canile.

«Abbiamo a cuore il progetto da tempo, ragion per cui avremmo voluto continuare a contribuire alla sua migliore realizzazione. Lo avremmo fatto, così come era stato concordato, all’interno della commissione assetto e territorio. Un’esigenza di trasparenza e collaborazione, in totale buona fede, che è registrata nello storico dei verbali e delle dirette dei consigli comunali. FdI condivide la necessità di realizzare il nuovo canile municipale ma contesta e rigetta, ancora una volta, il modus operandi dell’amministrazione comunale, che non rispetta mai gli impegni presi. FdI si aspettava la “successiva seduta, per l’analisi del provvedimento completo”, che l’amministrazione mantenesse l’impegno preso riconvocando la commissione, e che sarebbe stato finalmente possibile conoscere ed esprimersi su un progetto così importante e tanto atteso dalla comunità di Vasto che, di fatto, nessun consigliere comunale ha mai visto. L’impegno preso non è stato rispettato, e ieri i consiglieri sono stati chiamati a votare “al buio” un progetto mai visto. Mi preme allora precisare – afferma Prospero – che con l’abbandono dell’aula ho solo voluto sancire, come risulta dai verbali, tre principi fondamentali. Il primo è che “pacta sunt servanda”, ovvero che gli impegni presi si rispettano, ed è il principio cardine del diritto civile ed internazionale. Il secondo che FdI non vota provvedimenti al buio. Il terzo, forse il più importante di tutti e che desidero diventi davvero la linea guida di questa consiliatura, è che quando si raggiunge un’intesa per collaborare nell’interesse della città, questa venga poi rispettata da tutte le parti in causa».